Sant’Agnello – Orrori e sevizie per i cani di una donna

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Partendo da un fatto do cronaca, possiamo porci una domanda molto importante. E’ giusto lasciare adottare cani a persone con forti problemi psichiatrici? Forse no, soprattutto se già si sono resi protagonisti di storie che parlavano di maltrattamenti.

La signora aveva già subito un TSO

Siamo a Sant’Agnello, in provincia di Napoli. La protagonista di questa storia è una ex maestra d’asilo e i suoi sfortunati animali. La cronaca conosce già questa signora, perché negli ultimi otto anni si è resa protagonista di storie raccapriccianti che includevano gravi maltrattamenti ai danni degli animali. L’ultima volta che se n’era sentito parlare si trattava di gatti mummificati e chiusi in un congelatore, scene degne di un bel film horror.

Per questa vicenda era stato richiesto e ottenuto un TSO, e messo sotto sequestro il suo appartamento, subito dopo aver portato in salvo gli animali superstiti. Ma purtroppo subito dopo la cura e il dissequestro della casa, la signora era riuscita in qualche modo ad adottare di nuovo animali, e a ricominciare le torture. Sì, perché di questo si tratta, e a documentarlo ci sono dei video. Sembra impossibile, ma oggi la donna possiede un numero imprecisato di cani, compreso fra i venti e i quaranta esemplari.

C’è bisogno di un intervento definitivo

Ad attirare l’attenzione sulla vicenda è stato un lungo post su Facebook, corredato da un video che mostra una porta finestra dell’abitazione, da cui si intravedono cani sbattuti addosso ai vetri e si sentono guaiti terribili e infiniti. A denunciare il fatto a gran voce è Annarita Lucrezia Costa, che parla di vere e proprie torture e sevizie. La donna, pare, utilizza queste povere bestie come pupazzi, o peggio come cavie per i suoi orrendi esperimenti. “Li taglia, li ricuce, li uccide”, sono parole di Annarita, che chiede agli utenti del social di unirsi a lei e tante altre persone in una protesta pacifica, come quella che già è stata fatta.

Come si può affidare degli animali a una persona che ha subito un TSO, un trattamento sanitario obbligatorio, proprio per le sevizie che aveva inferto loro? Da parte loro le forze dell’ordine fanno quello che possono, ogni volta le tolgono gli animali, ma lei ne trova altri e ricomincia. Tutti i cani che la donna possiede sono muniti di microchip, e regolarmente registrati, forse da qualche suo parente..comunque lo scorso fine settimana le forze dell’ordine e le associazioni ambientaliste hanno assediato per l’ennesima volta la casa, e ora si aspettano i risultati della asl per procedere.

Non si può più stare a guardare questi cani seviziati, costretti al buio giorno e notte, senza mai un momento all’aria aperta. Il tanfo che aleggia nei dintorni ci dice che i cani vivono nella sporcizia, probabilmente in mezzo alle loro feci. C’è bisogno di un intervento netto e definitivo. Noi continueremo a seguire questa storia, e aspettiamo che qualcuno ci metta un punto.