Un’auto pirata coinvolge due cani in un terribile incidente, uno dei due perde la vita. Dolcemente straziante il racconto di chi per primo è arrivato sul luogo dell’incidente, e ha trovato una scena spacca cuore. Purtroppo non ci sarà giustizia per il cane morto, a meno che qualcuno non si faccia avanti.
Uccisa da uno schianto che non le ha lasciato scampo
Siamo a Sassari, lungo la strada Buddi Buddi, percorso ad alta densità e molto veloce. Liberi lungo il ciglio della strada, due cani, un maschio e una femmina, camminano affiancati. Forse sono compagni, o fratello e sorella, o più semplicemente la femmina era in calore. Entrambi meticci, di media taglia, probabilmente randagi. L’auto pirata arriva da dietro ad altissima velocità, travolge i due cani e prosegue la sua corsa. Nessun segno di frenata, nessun tentativo di soccorso. Dell’autista non c’è traccia la momento, e si può sperare solo in un testimone oculare o in un’improbabile confessione da pentimento.
Probabilmente non ci sarà nessuna giustizia per la femmina, rimasta uccisa dallo schianto. A giungere per primo sul luogo dell’incidente è stato Andrea Loriga, titolare del Taxi Dog, ossia il pronto soccorso mobile collegato alla Asl, di Sassari. Purtroppo non è una novità trovare cani feriti o uccisi da automobili che travolgono e non soccorrono le povere bestiole; a sconvolgere di più, probabilmente, è stata la presenza lacerante e triste dell’altro cane, al fianco della femmina morta.
Il suo compagno non l’ha mai lasciata sola
Colpito nel profondo dalla scena che si è trovato davanti, Andrea ha scelto di affidare le immagini ai social, allo scopo ben preciso di mostrare la differenza che troppo spesso c’è fra un uomo che uccide un cane e neanche si ferma; e un cane che non ha il cuore abbastanza duro per lasciare la sua compagna morta e mettersi al sicuro. Riversa al centro della corsia c’era la femmina, probabilmente morta sul colpo, uccisa dalla violenza dell’impatto. Al suo fianco stava accucciato il maschio, solo leggermente ferito per fortuna. Se ne stava lì, acciambellato a vegliarla, nell’attesa che arrivasse qualcuno.
Quando i soccorritori hanno portato via il corpo della cagnolina, lui ha assistito alla scena con uno sguardo che metteva in evidenza la paura e il dolore che in quel momento stava sopportando. Subito dopo gli operatori sanitari si sono occupati di lui, che si è lasciato medicare e coccolare senza opporre resistenza, bisognoso probabilmente di contatto e calore. Una volta prestati i primi soccorsi, gli operatori hanno trasportato il cane nell’ospedale veterinario più vicino, l’Università di Sassari.
Per fortuna il cane se la caverà senza troppi danni, almeno dal punto di vista fisico. Nel post pubblicato da Andrea Loriga c’è l’immagine del cane che veglia la sua compagna morta; e un suo appello personale, in cui invita le persone a tenere con cura i propri animali e, nel caso, a sterilizzarli per evitare fughe che possono costargli la vita.