Sbatte un Chihuahua sul comodino e lo uccide, condannato a due anni

Chihuahua morto comodino

Una brutta storia che si è svolta a Malta, e che ha portato alla morte di un piccolo cagnolino. Arriva la condanna per il suo carnefice e, per punire un simile gesto, due anni di carcere ci sembrano il minimo.

Un ragazzo difficile

Si chiama Leo Borg, è un ragazzo di ventidue anni con diversi problemi di droga e di conseguente gestione della rabbia. La vicenda, accaduta diversi mesi fa, è iniziata con una telefonata della madre del ragazzo alla stazione di Polizia, per avvertire che Leo aveva ingerito un gran numero di pasticche, e che non si riusciva più a calmarlo. Gli agenti avevano risposto alla chiamata, e si erano presentati all’abitazione di Leo.

Per calmare il giovane, erano dovuti salire sul tetto, dove si era rifugiato, e convincerlo pian piano a scendere. Prima che uccidesse il cagnolino, la situazione per Leo sembrava essere recuperabile, ma all’improvviso non era più stato possibile contenere le sue reazioni.

Otis, morto per un impeto di rabbia

Rientrati in casa, Leo aveva tentato di convincere gli agenti di non aver assunto le pillole; non sentendosi creduto, il ragazzo si era nuovamente innervosito, e se l’era presa con chi aveva vicino. All’inizio aveva strappato un telefono cellulare dalle mani del fratellino e lo aveva sbattuto al muro, rompendolo. In seguito al rumore, nella stanza era entrato Otis, abbaiando furiosamente. Otis era un piccolo Chihuahua, il cagnolino di casa. Il piccolo era sicuramente infastidito da tutto quel frastuono, e abbaiava contro Leo e contro i poliziotti; all’improvviso Leo aveva perso del tutto la pazienza, afferrato Otis e sbattuto con violenza contro un comodino. C’era stata una colluttazione per immobilizzare e ammanettare Leo, un poliziotto era rimasto ferito e pochi minuti dopo Otis aveva smesso di vivere.

La condanna

Fra tutte le cose accadute quel giorno, la morte di un povero cagnolino innocente aveva lasciato tutti un po’ sconvolti, e la denuncia per Leo era stata immediata. Oggi finalmente è arrivata la condanna per lui: cinquemila euro di multa e due anni di carcere. Il giudice che ha emesso la sentenza si è detta stanca delle frequenti aggressioni ai danni degli animali, aggressioni a cui Malta non è affatto nuova. C’è bisogno di punizioni importanti, che servano da esempio.

Purtroppo nessuna condanna restituirà la vita a Otis, ma forse due anni di carcere effettiva saranno un buon deterrente per il prossimo criminale di turno. In tutto il tempo passato dalla morte di Otis alla condanna, Leo non ha mai mostrato un minimo di pentimento, neanche una volta. Questo la dice lunga sulla considerazione che alcune persone hanno degli animali, come se ucciderli non fosse una cosa grave, come se la loro dipartita non avesse nessuna importanza. Ed è ora che pene severe e soprattutto effettive facciano passare la voglia a queste persone di fare loro del male.