Sequestro di cani, gatti e uccellini a Bergamo

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Ennesimo sequestro di animali lasciati a marcire in qualche orribile posto. Scattata la denuncia per l’uomo che teneva prigionieri gli animali in condizioni terrificanti.

Toilettatore all’occasione

Siamo a Bedulita, Valle Imagna, provincia di Bergamo. I Carabinieri Forestali hanno fatto scattare un blitz ai danni di un quarantanovenne già noto alle autorità. Si tratta di un sedicente toilettatore, già più volte denunciato per maltrattamenti e illeciti, sempre ai danni degli animali. Scortati dai Carabinieri, sono entrati anche i veterinari dell’Ats di Bergamo in quella che dovrebbe essere un’abitazione privata intestata all’uomo di cui sopra.

Quella in cui si sono trovati in realtà somigliava più a uno scantinato, senza acqua né luce, né riscaldamento. Il posto era sudicio di escrementi e immondizia varia, ed ospitava un certo numero di animali ridotti in condizioni quantomeno precarie. Al momento del blitz l’uomo era assente, pare per problemi legati alla propria salute.

Animali messi in salvo

Non è stato reso noto il numero di animali, fra gatti, cani e volatili, ritrovato nello stabile dell’uomo. Per ora gli animali sono stati tutti sequestrati e condotti in delle strutture adatte a loro, ad occuparsene è stata proprio la Forestale. Al momento del ritrovamento gli animali non disponevano di cibo né acqua, e rischiavano l’assideramento. Alcuni di loro avranno bisogno di un periodo di recupero, più o meno lungo, e nel frattempo le autorità decideranno come procedere. Per il momento l’immobile è posto sotto sequestro e il proprietario denunciato a piede libero; ora le indagini andranno ad appurare le responsabilità ed eventualmente le attenuanti, legate ai presunti problemi di salute.

Quello che conta è che gli animali, tutti, vengano mantenuti al sicuro ed affidati a persone competenti, che sappiano prendersi cura di loro nel miglior modo possibile. Possedere degli animali da tenere rinchiusi in una casa praticamente abbandonata non ha niente a che vedere con la lotta al randagismo o con i rifugi per animali in difficoltà. Lo scopo della “prigionia” di queste povere bestie non è effettivamente chiaro, ma data le recidività dell’uomo non c’è da aspettarsi che sia un amante degli animali in genere.