Rinviato a giudizio il 41enne, sotto accusa per uccisione e maltrattamento di animali. Li torturava, li strangolava e ne inviava le foto ai proprietari…Ormai è chiaro a tutti che la cattiveria umana non ha limite…
Questa volta a farne le spese sono stati i gatti di Trescore balneario, in provincia di Bergamo, torturati e uccisi da un quarantunenne senza scrupoli che li catturava, li tortoruva e li strangolava per poi inviare le foto ai proprietari. L’uomo è stato definito da tutti “ il serial killer dei gatti”
La vicenda è assai bizzarra. Difatti l’uomo ricercava su internet famiglie che regalavano cuccioli, nati dai propri gatti.
L’uomo contattava le famiglie che mettevano l’annuncio, spiegando loro con gentilezza quanto andasse pazzo per queste creature. Li incontra, ne porta via qualche esemplare e, una volta a casa, inizia il supplizio per quelle piccole anime. L’uomo infatti si diverte a torturarli e ucciderli, senza una ragione, solo per il gusto di farlo. I poveri mici sono così piccoli da non avere la forza neanche di difendersi e graffiare il loro aguzzino. Ai loro ultimi sospiri, li immortala, fotografandoli. Ma non finisce qui. L’uomo, dopo aver sterminato le bestiole, chiama gli ex proprietari, soprattutto le donne più facilmente impressionabili. La telefonata, finisce con la richiesta dei vecchi proprietari di avere notizie del gatto: “come sta il nostro micio?” Chiedono. L’uomo risponde: “glie lo mostro” e invia tramite whatsapp le foto dei mici seviziati.
Lo shock è talmente forte che i proprietari dei gatti uccisi denunciano e segnalano la vicenda alle autorità e ad alcune associazioni animaliste. L’uomo finalmente viene fermato nel luglio del 2014. trovano la casa in un completo stato di degrado e notano che è quello il teatro del massacro. Sul posto vengono trovati i vari oggetti con cui venivano attuate le sevizie ai danni dei gattini, lacci con cui venivano legati e strangolati. Purtroppo è improbabile che si venga a sapere con certezza quante siano le vittime.
Il caso è seguito dal comandante provinciale del corpo forestale all’eco di Bergamo, Rinaldo Mangili, che si sta occupando dei reati previsti dagli art. 144 bis e il 144 ter, vale a dire l’uccisione con violenza sugli animali.
Il processo del serial killer dei gatti
l’uomo è stato rinviato a giudizio. Si presenterà davanti al giudice l’11 novembre prossimo. L’accusa, naturalmente è di “uccisione e maltrattamento di animali”. Gli animalisti chiedono una pena esemplare per l’uomo, ma c’è purtroppo da considerare che la vita di un cucciolo di gatto o di cane, avanti agli occhi di tanta gente, non vale nulla. Bisogna solo sperare che l’infame venga processato da un magistrato a cui stiano veramente a cuore gli animali.