Strage di cani randagi in Ucraina, Rifugio Italia di Andrea Cisternino in fiamme

rifugio italia andrea cisternino

Che l’Ucraina non è mai stato un paese molto cinofilo si sapeva da tempo, ma che non lo sia al punto da uccidere crudelmente delle povere creature nel peggiore dei modi è noto solo dai Campionati Europei di calcio del 2012.

Molti randagi che vivono negli angoli delle strade, cercando di sopravvivere grazie a delle brave persone che danno loro acqua e cibo, sono stati barbaramente trucidati da appositi battaglioni di accalappiacani istituiti dai governi locali.

Come ricorderete durante gli europei le istituzioni ucraine per far bella figura con il mondo, hanno istituito un gruppo di accalappiacani, scelti accuratamente tra individui crudeli e spietati.

Questi personaggi non si sono fatti scrupolo di attuare una vera e propria carneficina di queste povere anime che hanno come colpa più grande quella di non avere più un padrone.

Per contro vi sono anche molti ucraini che agiscono nell’ombra per proteggere i randagi dalla ferocia di alcuni, legittimati dalle istituzioni, in quanto quest’ultime dal 2011 ad oggi non hanno fatto niente per fermare la crudeltà dei dog hunters.

Si narra che i cani e i gatti randagi siano stati bruciati vivi in appositi forni crematori mobili. Questo è il metodo migliore secondo le istituzioni per risolvere il problema del randagismo.

Il fuoco sembra infatti essere molto amato da questi soggetti crudeli e spietati. E’ proprio con il fuoco che gli accalappiacani hanno bruciato il rifugio Italia di Andrea Cisternino, l’italiano che in Ucraina aveva dato speranza ai randagi, raccogliendoli in una struttura sostenuta dalle offerte provenienti dall’Italia.

Nel rogo sono morti più di 70 cani, solo 20 si sono salvati grazie al coraggio di Andrea e di altri volontari.

Ecco cosa resta del Rifugio e ci hanno pure minacciato , ma se credono che io me la faccio sotto si sbagliano , per la polizia ucraina come sempre non e’ colpa di nessuno .

Posted by Andrea Cisternino on Domenica 12 aprile 2015

Come testimonia il video di Cisternino: molte persone si sono messe intorno al rifugio che bruciava, senza muovere un dito, anzi godendosi lo spettacolo. Oltre alla mancanza di aiuti, sono addirittura volati insulti e minacce. Infatti già da tempo i dog hunters sfidano Andrea con minacce di morte.

I pompieri sono arrivati ad incendio finito e se ne sono andati senza fare altro. Secondo la polizia ucraina non è colpa di nessuno, mentre è ormai noto che gli autori di questo rogo sono proprio gli accalappiacani (i c.d. dog-hunters) attivati dalle istituzioni ucraine per gli europei e mai dismessi.

C’è da chiedersi cosa ci guadagnano i dog-hunters ad uccidere i randagi: se è una questione di crudeltà genetica o se sono in realtà ancora stipendiati dalle istituzioni, le stesse che hanno firmato la convezione europea per la tutela degli animali domestici, forse solo giusto per far contenta l’UE dove volevano entrare. (Attualmente è difficile che entri in Europa dopo la questione della Crimea).

Malgrado ciò Andrea chiede di non insultare gli ucraini, in quanto inutile da un lato, e perché ci sono molti singoli cittadini che si sono dichiarati pronti ad aiutare e non sono rimasti indifferenti come le istituzioni.

Intanto il web si è mobilitato per sostenere il rifugio sia con una petizione volta a chiedere giustizia, sia con aiuti concreti affinché il rifugio venga ricostruito. Andrea non si arrende e nemmeno noi ci arrenderemo, anche se le istituzioni taceranno, noi singoli cittadini possiamo fare tanto, perché siamo in tanti!

Cliccando qui potete trovare la petizione da firmare, di seguito invece, le coordinate bancarie di Andrea Cisternino per contributi di tipo economico:

BONIFICO BANCARIO:

Banca Monte dei Paschi di Siena – Conto intestato a: Andrea Cisternino

Cod. IBAN : IT 02 O 01030 01661 000001396774

Cod. BIC/SWIFT : PASCITM1645 Causale: DONAZIONE BENEFICA I.A.P.L. ONLUS