Raccontiamo la storia di Tracy Fowler e dei suoi otto cani..un piccolo e adorabile branco di cani disabili. Vediamo come una ragazza, giovane e in gamba, ha scelto di dedicare una buona parte della sua vita ad aiutare i cani in difficoltà.
L’esperienza con Hayden
I cani con disabilità motorie hanno una vita dura, a meno che non nascano in una famiglia disposta a prendersi cura di loro. Molto più probabile che finiscano in un canile, perché nessuno ha voglia di gestire un cane disabile. E la stragrande maggior parte delle volte, dal canile non ne usciranno mai. E’ molto raro che, chi va a cercare un bel cucciolotto da portarsi a casa, scelga un cagnolino che ha problemi a muoversi autonomamente, con tutto ciò che questo comporta. Eppure non è impossibile. E’ la storia di Tracey Fowler, una ragazza americana che vive a Mendon, nello Stato del Vermont.
Tracey è una ragazza dal cuore grande, che dopo aver perso il suo splendido pastore tedesco, ha capito qual era la missione della sua vita. Hayden, il cane di Tracey era affetto da una mielopatia degenerativa; si tratta di una gravissima patologia che riguarda il midollo spinale, e conduce il cane a una progressiva paralisi, fino a diventare paraplegico e infine si arriva alla paralisi totale. Un’esperienza difficile e dolorosa tanto per il cane quanto per chi se ne occupa e gli vuole bene.
Tanti sacrifici e tanta felicità
Dopo la morte del suo cane Hayden, Tracey non ha rinunciato ad avere un animale, ma ha scelto di focalizzarsi su quei cani che una casa l’avrebbero trovata difficilmente. E così ha iniziato a girare per canili e rifugi, e a prendere con se i cani disabili, quelli con una vita difficile. A oggi nella sua casa ce ne sono otto, sei dei quali hanno seri problemi di salute. Tracey li chiama The Fowler Herd, perché è il suo branco un po’ particolare. Tre dei cani si muovono con l’aiuto di un supporto a rotelle, e in inverno Tracey sostituisce le ruote con dei mini scii, in modo che i cani possano essere autosufficienti sempre. Due di questi cani sono pastori tedeschi, e questo fa sentire Tracey vicina al suo Hayden, un po’ come un modo per onorare la sua memoria.
In casa di Tracey c’è una gran confusione ma anche tanta felicità; i suoi animali conducono una vita al meglio delle loro possibilità, e per gli anni che verranno potranno ritenersi fortunati. Il brano di Fowler è composto da cani che hanno imparato a convivere bene fra di loro, giocano, vanno d’accordo e si aiutano l’un l’altro. Ma Tracey ci tiene a sottolineare che adottare un cane disabile non è una cosa per tutti. Ci vuole la possibilità e la disponibilità per accogliere un animale molto più impegnativo di un qualsiasi cane “normale”.
Sottolinea, però, anche la ricompensa che ogni giorno percepisce, quando i suoi cani la guardano con aria riconoscente, quando si affidano totalmente a lei e alle sue cure. Ci vuole insomma ancora più responsabilità che in una qualsiasi adozione, ma se si è pronti a qualche sacrificio e se si ha la giusta quantità di tempo, allora in cambio si riceve un carico d’amore che ripaga ogni sforzo.