Trani – Due figli e cinque cani vittime di maltrattamenti

cani figli maltrattati

Figli e cani abbandonati a loro stessi. E’ scattata la denuncia per una signora di Trani, accusata di gravi maltrattamenti su animali e minori. Vediamo come è andata questa storia, e quali potrebbero essere le conseguenze.

Disertava i lavori socialmente utili

Siamo a Trani, in provincia di Barletta. E questa è la storia di una donna di quarantasei anni, affidata ai lavori socialmente utili per finire di scontare una pena in corso. La donna era già tenuta sotto sorveglianza a causa delle continue assenze su quello che avrebbe dovuto essere il suo posto di lavoro assegnato, e i Carabinieri di Barletta erano già pronti per un intervento. Il tutto è stato decisamente velocizzato dalle lamentele dei vicini di casa, che segnalavano strani odori e il continuo abbaiare di cani. Al fianco dei Carabinieri in questa operazione c’erano la Asl, i servizi sociali del comune di Trani, la polizia locale e quella di Stato.

A distanza di pochissimi giorni dalla prima segnalazione, è arrivata l’irruzione delle forze dell’ordine nell’abitazione della donna in questione. Ciò che è stato trovato nella casa è il chiaro segnale di una situazione di forte degrado e disagio, dell’incuria e dei maltrattamenti non solo ai danni di ben cinque cani, ma anche di due figli. Immediati i provvedimenti presi, sia nei confronti della donna che a favori dei ragazzi e dei cani.

Un contesto a dir poco riprovevole

La donna, separata dal marito, viveva nel suo appartamento con due figli, una appena maggiorenne e un altro ancora minorenne. Insieme a loro, cinque cani di diverse razze e taglie. Al loro ingresso, gli agenti sono stati costretti a passare su un pavimento ricoperto dagli escrementi di quei poveri cani, che di casa non uscivano mai. Le condizioni sanitarie mostravano un un gravissimo deficit igienico, e ancora non era abbastanza. Entrambi i ragazzi, evidentemente soggiogati dalla donna, erano vittime di maltrattamento e gravissima incuria, alimentati poco e male, vivevano nella totale mancanza d’igiene. I cani mostravano chiari segni di disidratazione e malnutrizione, assolutamente incustoditi e tenuti in un ambiente non adatto a loro, in una condizione non compatibile con la loro vita.

Già la prima denuncia a piede libero che pendeva sulla testa della donna, riguardava maltrattamenti familiari e ai danni degli animali. Seduta stante e con l’assistenza dei servizi sociali, il giorno stesso dell’irruzione i figli sono stati portati via e affidati a dei loro parenti nell’attesa che la situazione si evolva. Per quanto riguarda i cani, dopo un’accurata analisi medica sono stati ritenuti in discrete condizioni nonostante tutto, e affidati alle cure di una struttura sanitaria rispondente alla Asl. Adesso la donna dovrà certamente finire di scontare la sua vecchia pena in un carcere, dopo aver infranto l’impegno con i lavori sociali; nel frattempo andrà avanti la nuova denuncia, che probabilmente pagherà con una pena aggiuntiva, o almeno è ciò che noi speriamo.