Giustizia per il massacro dei cani nel canile degli orrori di Cremona

canile cremona

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane costituitasi parte civile insieme ad altre associazioni animaliste, chiede una condanna esemplare.

L’inchiesta ha avuto inizio con una denuncia della Lega Nazionale del Cane nel giugno 2007 quando l’Associazione tentò di recuperare un cane rinchiuso nel canile di Cremona. Il cane fu ritrovato ma in un sacco nero, morto, secondo i responsabili della struttura per torsione dello stomaco.

Si tratta di una patologia diffusa soprattutto nei cani di grossa taglia ma al Canile di Cremona sembrava avere le dimensioni di una vera e propria patologia. La situazione insospettì Rosetta Facciolo, Presidente della sezione LNDF di Cremona che denunciò la struttura per maltrattamento di animali.

Da qui le indagini e il processo che, nell’udienza dell’11 febbraio 2014 venne ascoltata Rosalba Matassa, responsabile dell’Unità Operativa per la tutela degli animali del Ministero della Salute. La dottoressa Matassa enormi prescrizioni di farmaci destinati all’eutanasia da parte dei responsabili del canile. Si trattata di quantità enormi, “ 239 flaconi di Tanax, pari a 11.950 millilitri di farmaco utilizzati in sette anni, un quantitativo sufficiente a sopprimere più di 1000 cani di grossa taglia”.

Durante l’udienza del febbraio 2014 emerse che intere cucciolate venivano soppresse. Era sufficiente che i cani mostrassero anche il minimo sintomo di qualche malattia curabile per venire eliminati. Si racconta di celle frigorifere piene di cadaveri di animali ammassati gli uni sugli altri.

Nel canile degli orrori erano all’ordine del giorno irregolarità e incongruenze nei registri soprattutto per il numero dei cani. Differenze che superavano i cento – centocinquanta cani. Nessun microchip per gli ospiti, solo un elevatissima mortalità anomala in un canile che doveva ospitare circa 350 cani.

Dal processo è emerso che dal 2001 al 2008 nel canile degli orrori sono stati smaltiti 80.993 chili di carcasse per un totale di circa 3.848 cani.

Il Pubblico Ministero, in sede dibattimentale ha chiesto per i responsabili del canile, tutti imputati per omicidi che sarebbero avvenuti nell’ex canile gestito dall’Associazione Zoofili Cremonesi, ha chiesto pene che vanno da un minimo di un anno ad un massimo di 3 anni e cinque mesi.

La Lega Nazionale per la Difesa del cane si augura che alla prossima udienza, del 17 febbraio 2015, si possa concludere il procedimento con una condanna esemplare affinché questi orrori non si ripetano più.

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