Scenario di un’ondata di violenza contro due cani a Gallipoli

Violenza cani gallipoli

Storie di orribili maltrattamenti, storie di rabbia immotivata verso gli animali, storie del loro dolore. Ogni giorno. E ogni volta che accade un fatto di pura violenza nei confronti di un animale, un pezzetto della civiltà umana muore, e con lei anche la bontà d’animo.

Joy e Maky, i cani vittime di una furia cieca

Gallipoli, magnifica cittadina in provincia di Lecce. Meta turistica ambitissima, per le meraviglie che si possono ammirare e per l’accoglienza riservata da chi ci abita. Eppure anche lì accadono fatti orrendi. Parliamo di due cani martoriati senza motivo, da qualcuno che evidentemente non aveva di meglio da fare. Si chiamano Joy e Maky, e sono un maschio e una femmina. Joy e Maky vivono liberi per la cittadina, sorvegliati e accuditi dai volontari non danno fastidio a nessuno e non mostrano la benchè minima aggressività.

Eppure fra sabato pomeriggio e lunedì sono stati ritrovati in condizioni orribili, in fin di vita. Maky è stata quella ad avere la peggio; buttata in un canale come un sacco della spazzatura, è stata trovata dai volontari dell’Oipa con la colonna vertebrale fratturata. Evidenti i segni delle percosse, con un bastone probabilmente, e inquietanti e sospette alcune ferite intorno all’ano. A due giorni di distanza viene ritrovato anche Joy, con una mandibola distrutta e coperto di sangue. Un eccesso di violenza inconcepibile e imperdonabile, che dà da pensare.

L’Oipa è sul piede di guerra

Le ferite riportate dai due poveri cani non lasciano dubbi sul fatto che dietro quanto accaduto ci sia la mano dell’uomo, un uomo terribile..o forse più di uno. Durissimo il messaggio da Desirée Martines, vice presidente dell’Oipa provinciale. Parole al vetriolo contro chi ha compiuto questo scempio, e la promessa di un’accuratissima indagine che non avrà fine finchè non ci sarà uno o più colpevoli assicurati alla giustizia. Verrà fatta una formale denuncia, e si richiede a chiunque abbia visto o sentito qualcosa di farsi avanti.

E un appello ai cittadini, ai quali viene chiesta collaborazione nella protezione dei cani; nella zona ci sono altri sei cani liberi e sorvegliati, che hanno bisogno di essere protetti dalla mano assassina di questa gente. Infine la Martines, e noi con lei, si augura una pena durissima per il colpevole che, non ha dubbi, verrà catturato prima o poi. Tornando a Joy e Maky, i cani per fortuna sono sopravvissuti e ora sono nelle mani competenti dei veterinari che stanno ancora tentando di rimetterli in piedi.