Violenza sessuale su cani di grossa taglia

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Raccontiamo questa storia con tanto dispiacere, perchè è giusto allertare le persone che hanno in progetto o sono costrette a cedere il proprio cane. Più che mai dopo questo racconto ci renderemo conto di quanto è importante valutare con attenzione la famiglia a cui cediamo o vendiamo animali.

Una storia di violenza

Si svolge fra Vercelli, Vicenza e Rho, ed è una storia di violenza sessuale, di maltrattamenti fisici e psicologici ai danni di almeno tre cani di grossa taglia. Sono quattro donne fra i 40 e i 56 anni le terribili carnefici in questione, mentre tre sono le vittime innocenti; i cani a cui si è riusciti a risalire, e non è detto che non ce ne siano altri. Le donne, e si fatica a chiamarle così, si erano conosciute su siti on line e avevano scoperto di avere una passione in comune, la zoofilia. Fingendosi volontarie mettevano annunci su social e siti appositi, offrendosi di adottare cani di grossa taglia, e prediligendo i meticci in giovane età. Non soddisfatte del giro, avevano iniziato a comprare cani anche da homless e zingari.

Uno dei senzatetto in questione si era insospettito quando una delle donne sopracitate aveva offerto cento euro per comprare il suo cane, appunto un giovane bastardino di taglia grande. Allarmato dall’insolita richiesta, l’uomo si è immediatamente rivolto ad una volontaria di strada AIDAA, raccontando l’accaduto. La volontaria ha subito riportato il fatto all’Associazione Italiana a difesa degli Animali e dell’Ambiente, ed è partita un’indagine interna.

L’indagine e la denuncia

Dall’indagine è venuta fuori quella che secondo noi è una storia di violenza sessuale o quantomeno abusi nei confronti dei cani. La donna in questione, residente in provincia di Rho, era in combutta con altre tre donne, sparse fra Vercelli, Cuneo e Vicenza. Le donne erano tutte conosciutissime all’interno di siti che trattano il sesso con animali, e tristemente famigerate. La volontaria AIDAA si è finta quindi un’appassionata ed è entrata in chat con una di loro. In breve tempo è apparso chiaro lo schema, il cane veniva acquistato o adottato, subiva abusi sessuali e dopo poco veniva ceduto in adozione, con post lacrimevoli quanto finti.

Il presidente AIDAA, Lorenzo Croce, ha rilasciato una dichiarazione in merito a tutta questa storia; pare che si stia ancora valutando che tipo di denuncia lasciar partire, in quanto non ci sarebbe la vendita in cambio di contanti di queste povere bestiole. Probabile quindi che si tratti “solamente”, e lo diciamo con forte disgusto, di abusi e maltrattamento di animali. Aspetteremo le prossime notizie, sperando che la pena sia così severa da far passare strane voglie a chi ne dovesse avere. Cosa ancora più importante, però, ci auguriamo che i controlli su questi siti aumentino sensibilmente, perchè il sesso con gli animali non solo è immorale e nauseabondo, ma anche illegale, e come tale deve essere pesantemente perseguito dalla legge.