Lo Yorkshire Terrier, il cagnolino che va a ruba

yorkshire terrier rubati

Parliamo dello Yorkshire, uno dei più apprezzati cani di taglia piccola, molto ben diffuso in Italia e nel resto del mondo. Anche uno dei più costosi però, considerando che un cucciolo di alta genealogia può costare anche 900 euro!

Furti a non finire

Sarà per questo che ne spariscono così tanti? Pensate che lo Yorkshire è uno dei cani che sparisce più frequentemente nel nostro Paese. Proprio così, in base ai dati raccolti, nel 2018 sono scomparsi ben 670 esemplari di questa razza; si tratta perlopiù di giovani femmine, nella maggior parte dei casi rubate. Se questi numeri mettono paura, considerate che dall’inizio del nuovo anno il trend è aumentato, pare infatti che nel nostro Paese si siano volatilizzati già 153 piccoli Yorkshire. Si parla di una media di tre cani al giorno, sono tantissimi!

L’ultima in ordine di apparizione è Minnie, una splendida femmina persa a Roma. La cagnolina era scappata dalle mani della padrona lungo una via romana, e nel giro di pochi minuti è svanita nel nulla. Appelli, segnalazioni, ricerche a tappeto…non è servito a nulla, Minnie è scomparsa esattamente come le altre 152 dall’inizio dell’anno. Questi furti di Yorkshire non sono una novità, si tratta infatti di una delle razze più soggette al furto, probabilmente per la facilità con cui si rivendono. Tuttavia negli scorsi anni la tratta degli Yorkshire si era drasticamente ridotta, e questo lasciava ben sperare..fino al 2018, anno in cui c’è stato un picco di sparizioni, destinate evidentemente a salire ancora in questo anno.

La tratta degli Yorkshire

L’AIDAA lancia un allarme a tal proposito, sottolineando che le città in cui hanno luogo il maggior numero di furti sono appunto Roma, Torino, Napoli e Milano. Considerate che in generale in Italia spariscono in media quattro cani in un’ora. La tratta degli Yorkshire però sembra voler aumentare il numero medio di furti di cani. Secondo le autorità competenti, le femmine in giovane età verrebbero rubate per farle riprodurre e vendere così i cuccioli, ad un costo piuttosto imponente. A trafficare cani secondo Lorenzo Croce, Presidente dell’AIDAA, sono bande dell’Europa dell’Est.

Il commercio però avverrebbe proprio in Italia, dove campi nomadi irregolari sparsi per le periferie delle varie città, nascondono allevamenti illegali. Il risultato è l’immissione in commercio di cani che spesso presentano problematiche di salute e caratteriali, conseguenza di accoppiamenti errati e di ambienti assolutamente inadeguati. A sottolineare ancora di più la tristezza dei furti di Yorkshire, ricordiamo che si tratta di una delle razze più diffuse fra gli anziani; e possiamo solo immaginare cosa significhe per una persona in là con gli anni vedersi portar via il suo piccolo compagnio di viaggio.