Non c’è pace per i cani, che continuano a essere segregati e maltrattati in ogni dove nel nostro Paese. Per fortuna non si ferma la caccia ai criminali che se la prendono con i più deboli da parte delle Forze dell’Ordine, e noi non ci stanchiamo di dare risonanza a queste notizie.
Denunciata una coppia di sessantenni
Ancora una volta ci ritroviamo a dare voce a chi non ce l’ha, e come sempre siamo dalla parte degli animali. Ennesimo allevamento lager sgominato dalle guardie zoofile, questa volta a Zafferana, comune di Catania. Nei giorni scorsi alla stazione dei Carabinieri di Zafferana Etnea sono arrivate diverse segnalazioni riguardo a un allevamento apparentemente irregolare presente nel comune stesso. Nella giornata di ieri gli agenti si sono presentati alla porta di una coppia di sessantenni, affiancati dalla A.S.P. di Acireale e dalla Polizia Municipale.
A seguito dell’irruzione sono stati liberati ben 23 cani meticci, ridotti in condizioni spaventose. Al momento i cani sono stati microchippati e presi in cura dalla UGDA Onlus, un’associazione animalista del luogo. Per la coppia è scattata immediatamente una denuncia per gravi maltrattamenti ai danni degli animali e detenzione illegale degli stessi.
Alimentati a pane e acqua per mantenerli in vita
Chiusi in bugigattoli bui e sporchi, in gabbie strettissime e coperti dai loro stessi escrementi. Ventitré cani sono stati ritrovati, ridotti allo stremo, in orribili condizioni igienico-sanitarie. Alimentati a pane e acqua, quanto bastava per tenerli in vita e avere la possibilità di smerciarli, come fossero carne da macello. Senza nessun rispetto per le loro vite, una coppia, marito e moglie; aveva creato un allevamento di cani meticci che non rispettava neanche la più semplice delle regole igienico-sanitarie imposte dalla legge. I cani sono stati messi in salvo, ma non versano in buone condizioni.
L’associazione animalista che se ne sta occupando cercherà di aiutarli a superare lo stress e i malanni dovuti ai maltrattamenti, le infezioni dovute allo sporco e le carenze dovute alla fame; la speranza è che presto vengano dichiarati adottabili, e che trovino famiglie capaci di dare loro ciò di cui hanno bisogno, che poi non è altro che un po’ d’amore. Intanto è scattata immediata la denuncia per i due aguzzini, che ora dovranno rispondere di accuse molto gravi.
Tutto il cosiddetto allevamento è stato messo sotto sequestro, e ora è soggetto a ispezioni e valutazioni, per valutare la gravità dei maltrattamenti subiti dai cani. Sarà un giudice a decretare l’importanza della pena, ma noi sappiamo che non sarà mai abbastanza; è per questo che continuiamo a tenere i fari puntati su queste vicende, per aggiungerci al coro di chi chiede inasprimenti delle pene e rispetto per gli animali.