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Gatto persiano varietà, carattere e caratteristiche dei gatti persiani

Tra le innumerevoli razze di gatti, quella del gatto persiano è senza dubbio una delle prime ad essere state riconosciute… sarà forse per la sua ineguagliabile bellezza? Scopriamolo insieme, analizzando le caratteristiche dei gatti persiani, la loro storia, il carattere del gatto persiano e altre curiosità su questo micio a dir poco meraviglioso, capace di rubare il cuore ai cat lovers di tutto il mondo.

Storia e origini del gatto persiano

Il gatto persiano è oginario dell’Asia Minore; fu portato in Europa dall’esploratore italiano Pietro della Valle, nel 1626, di ritorno dalla persia. In quei tempi, per via del loro pelo lungo e folto, non si faceva distinzione tra la razza persiana e la razza del gatto d’Angora, solamente negli anni successivi vennero distinte le due razze feline. Lo stesso Pietro dalla Valle, nei suoi manoscritti, sottolinea una prima distinzione, descrivendo il gatto persiano con un pelo molto lungo, setoso e grigio, più piccolo rispetto al gatto d’angora, che invece aveva il pelo bianco. Riferisce, inoltre, che i gatti residenti nella provincia di Khorazan in Persia erano arrivati dall’India con i portoghesi che,a differenza dei gatti del Khorazan, i gatti provenienti da Angora erano bianchi.

Per quanto riguarda la lunghezza del pelo del gatto, i ricercatori sostengono che il gene recessivo per i peli lunghi è apparso spontaneamente nelle popolazioni feline delle fredde zone montuose della Persia. Anche il francese Nicolas Fabri de Peiresc, scienziato, archeologo e consigliere al parlamento di Aix-en-Provence, rimasto entusiasta dalla bellezza dei gatti persiani, durante un suo viaggio in Turchia decise di portarne in patria degli esemplari. Dalla Francia, ben presto la loro fama arrivò anche in Gran Bretagna, dove per un certo periodo di tempo vennero soprannominati “gatti francesi”. In Inghilterra questi piccoli felini divennero rapidamente popolari, la regina Vittoria possedeva infatti due bellissimi gatti persiani blu.

gatti persiani

Standard di razza gatto persiano

I gatti persiani, sono stati i primi in assoluto a partecipare ad un’esposizione catofila, nel 1871 al Crystal Palace di Londra, organizzata da Harrison Weir, il quale registrò il primo standard di razza del gatto persiano nel 1889. Dai primi del 1900, i gatti persiani vennero esportati negli Stati Uniti e la loro popolarità si diffuse in tutto il mondo. Una curiosa peculiarità di questo felino, vede il gatto persiano maschio molto più grande della femmina, pesa quasi il doppio! Il primo infatti, arriva a pesare circa 7kg mentre le femmine solamente 3,5kg. Il mantello del gatto persiano, al fine di rientrare nello standard di razza, deve essere fine e setoso e risultare soffice e morbido al tatto.

La lunghezza del pelo e del sottopelo deve rientrare tra i 10 e i 15 cm, fino a raggiungere anche i 20 cm a livello della gola. Gli allevamenti di gatti persiani sono moltissimi, e moltissime sono le combinazioni di colore del loro manto: se ne contano circa duecento. Fra le più diffuse, quelle a colori solidi (bianco, crema, nero, blu, cioccolato, lilla e rosso ), e, per il tipo tortie, tonalità a squama di tartaruga di colore nero o blu-crema, ma anche cioccolato o lilla.

Cura del gatto persiano, alimentazione

Il persiano, essendo un gatto a pelo lungo, richiede particolari attenzioni soprattutto per quanto riguarda la toelettatura. E’ importante quindi spazzolare il gatto quotidianamente, al fine di evitare la formazione di nodi ma soprattutto per ridurre al minimo la quantità di pelo ingerita dal nostro micio. Altra cosa importantissima è la pulizia degli occhi del gatto, per via della forte e continua lacrimazione. Questo “difettuccio” è dovuto alla conformazione del naso che, essendo schiacciato, non gli permette lo scarico del muco.

Per quanto riguarda l’alimentazione del gatto persiano, è importante ricordare che i nostri a-mici vivono prevalentemente al nostro fianco, spesso adagiati comodamente sui nostri divani. Detto questo è quindi indispensabile non esagerare con le quantità ed è consigliabile alternare il cibo secco o in scatola con alimenti freschi e salutari come ad esempio delle ottime verdure o carni bianche. Non essendo molto predisposti alla masticazione ricordatevi di sminuzzare bene il tutto e ovviamente non dimenticate mai una ciotola colma d’acqua fresca sempre a sua disposizione.

Gatto persiano carattere

Il carattere del gatto persiano è molto dolce ed affettuoso. Fin da piccoli, i cuccioli persiani, amano la compagnia del loro amico umano e passano la maggior parte della loro giornata a dormire. Il gatto persiano lo si può tranquillamente definire il gatto da compagnia per eccellenza. Se non avete un giardino o una villetta, non vi preoccupate, il gatto in appartamento non avrà sicuramente problemi! I gatti persiani infatti, non hanno bisogno di grandi spazi, e passano le loro giornate in stile “rallenty“, passeggiando da una stanza all’altra della casa.

Varietà del gatto persiano

La Fédération Internationale Féline (FIFE)  divise la classificazione del gatto persiano in 3 gruppi, scegliendo per ogni gruppo una ripartizione di colore. Scopriamo quali sono le varietà del persiano:

  • Uniformi o solidi: non devono avere striature o segni tabby. La mancanza di striature nel gatto è dovuta alla presenza di un gene inibitore delle tigrature. Sono ammesse tutte le colorazioni ( bianco, nero, blu, chocolate, liliac, rosso e crema). Il colore del tartufo e dei cuscinetti plantari deve riprendere il colore del mantello,  tranne per le varietà bianco e crema in cui sono rosa. Il colore degli occhi del gatto persiano deve essere sempre di color rame e deve essere brillante, fatta eccezione per le tre varietà di persiano bianco che possono avere occhi rame, blu e impari. Facciamo presente che, molto spesso, i gatti con occhi blu nascono con problemi di sordità che non si risolvono in età adulta.
  • Gatto persiano chinchilla: il chinchilla silver ha la base del mantello bianco-argento. Gli occhi sono verdi e ha la caratteristica di avere il tartufo e le labbra cerchiati del colore della pigmentazione del mantello, principalmente nero o più raramente chocolat, blue o lilac. Il chinchilla golden è caratterizzato invece da un mantello color crema che sembra sfumare su una colorazione dorata. Gli occhi del gatto, le labbra e il tartufo sono contornati di marrone. Il tartufo rosa scuro; cuscinetti plantari marroni; occhi blu o verde. Le varietà shaded silver e shaded golden di solito sono più scure.
  • Gatto persiano smoke: Il pelo di questo persiano è come se fosse colorato solo per metà. Nella varietà shaded il pelo del gatto è colorato solo per un terzo; nello Shell la pigmentazione si riduce ad un ottavo. Gli occhi devono essere sempre di color arancio.

Colori del gatto persiano

  • Parti-color: la caratteristica più curiosa di questa varietà di persiano è che i gattini sono sempre di sesso femminile; i colori in questo caso sono mescolati tra loro e possono avere le seguenti tonalità: tortie nero, tortie blu (blu-crema), tortie chocolate, tortie lilac. Gli occhi devono essere arancioni.
  • Gatto persiano colorpoint: esistono diverse varietà di questa colorazione: blu point/tortie, chocolate point/tortie, seal point/tortie, lilac point/tortie, red point/tortie, cream point/tortie. Il colore è più intenso nelle aree dove la temperatura è più bassa, quindi sul muso, sulle orecchie del gatto, sulla coda, sulle zampe e nei maschi sui testicoli. Il resto del corpo è di tonalità chiara, che varia dal bianco al beige, a seconda dei colori. Gli occhi devono essere blu.
  • Gatto persiano bicolor: I mantelli bicolore o tricolore devono essere formati da una parte bianca e da un colore uniforme (ricordiamo che i colori uniformi sono nero, blu, cioccolato, lilla, rosso e crema). Si definiscono bicolore quando il bianco è 1/3 e il colore 2/3 del mantello; il colore deve essere presente su dorso, testa, muso, collo, coda e zampe del gatto (talvolta sono accettati anche mantelli con il 50% di bianco e di colore).
  • Gatto persiano arlecchino: il colore uniforme è 1/3 e il bianco ricopre i 2/3 del mantello. Per essere riconosciuto nello standard, devono essere presenti almeno quattro macchie di colore sul dorso.
  • Van: il colore è presente solo sulla coda e sulla testa. Le pezzature possono essere Solide o Tabby. Gli occhi devono essere di color arancio, nonostante questo, sono ammessi anche i rarissimi gatti con occhi di colore diverso (un occhio arancione ed uno azzurro).

Gatto persiano Tabby

I gatti persiani tabby hanno mantenuto il mantello originario del gatto selvatico. Lo standard riconosce i colori nero, chocolate, lilac, rosso, crema, blu e tortie nero, tortie chocolate, tortie lilac, tortie crema, tortie blu. In base al colore vengono soprannominati gatti persiani silver o cameo. Esistono molte varianti del disegno del mantello, che sono disegnate su una base giallo-grigia, tra cui:

  • Gatto persiano tabby marmorizzato (blotched): caratterizzato da righe larghe e un disegno a M sulla fronte, linee marcate sulle guance, collane sulla gola, segni circolari attorno alla coda del gatto e alle zampe. Inoltre presentano disegni a forma di ali di farfalla sulle spalle.
  • Gatto persiano tabby tigrato (mackerel): il mantello è caratterizzato da righe strette e parallele tra loro e perpendicolari ad una linea che corre lungo il dorso.
  • Gatto persiano tabby maculato (spotted): presenta macchie tondeggianti, regolarmente distribuite, fino all’ addome. Nella varietà tabby il tartufo è rosso-mattone e ha il bordo nero. Gli occhi del gatto devono essere sempre color arancio brillante.

Allevamento gatto persiano, prezzo

In Italia, essendo una razza felina molto conosciuta, ci sono diversi allevamenti di gatti persiani sparsi per tutta la Penisola. Il costo di un cucciolo di gatto persiano, varia soprattutto in base al suo aspetto estetico e può variare dai 500 ai 3.000€. Come sempre, vi consigliamo di rivolgervi esclusivamente ad un allevamento di gatto persiano specializzato; l’unico in grado di fornirvi relativa documentazione e utili consigli per i primi giorni.

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