Thailandia, toelettatura gratuita per i cani randagi

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Se pensate che il randagismo sia un grosso problema europeo tale da giustificare lo sterminio dei randagi, sappiate che noi occidentali non ci facciamo una bella figura, soprattutto perché apparteniamo alla parte ricca del mondo.

Come è stato già messo in evidenza con il caso di quell’angelo indiano, seppur poverissimo, si prende comunque cura dei randagi, ci sono storie tali da rendere ingiustificabili qualsiasi comportamento politico contro la vita messo in atto dalle istituzioni.

Qui abbiamo un altro caso, e proviene dalla Thailandia, che come sapete, non si può considerare dotato di un pil procapite elevato e dove il randagismo è un grossissimo problema.

Si stima che solo a Bangkok si aggirino 120 mila randagi che non se la passano certo bene.

Eppure da un piccolo villaggio arriva un significativo esempio di generosità: un ragazzo di nome Sora si prende cura dei cani randagi come può, ma il suo modo è semplice ed efficace. Fa loro il bagno. Si avete capito bene. Ogni giorno scende in strada con un secchio d’acqua, una spugna insaponata e regala ai pelosi abbandonati un bagno in modo da migliorare le loro condizioni igieniche e liberarli da pulci e zecche.

Questo dimostra che se tutti facessimo qualcosa per i randagi, anche poco, avremmo cani puliti, nutriti e riconoscenti che potrebbero andarsene in giro da soli senza arrecare danno a nessuno.

Invece, abbiamo pessimi esempi provenienti dalle nostre città italiane, paesi e comuni che, malgrado l’Italia si vanti di essere una delle tante culle della civiltà, dimostrano di essere rimasti ai tempi della pietra.

Come nel caso di Grisignano di Zocco (prov. Vicenza), il cui regolamento comunale vecchio di quasi 50 anni, all’art. 7 recita:

i cani vaganti saranno sequestrati e condotti al pubblico deposito per essere uccisi, se entro tre giorni non vengano reclamati dal proprietario.

Per non parlare di quei comuni che hanno tentato di far morire i randagi di fame, vietando ai cittadini di dar loro da mangiare, senza rendersi conto che la fame può rendere pericoloso qualsiasi essere vivente (che sia cane o uomo). Fortunatamente il TAR ha già dichiarato l’illeggibilità di questo tipo di ordinanze comunali (cfr. TAR PUGLIA – LECCE, SEZ. I – sentenza 11 luglio 2014 n. 1736 n. 01736/2014).

Quindi chi vive in zone ad alto tasso di randagismo, sappia che scacciando, sparando, uccidendo ed investendo questi poveri esseri abbandonati oltre essere della stessa pasta di chi li abbandona, dimostra che la razza umana è superiore solo perché è la più forte e la più cattiva del pianeta.