Le ragioni del detto il cane è il miglior amico dell’uomo affondano le radici nella preistoria, ossia quel periodo che convenzionalmente la razza umana doveva ancora inventare la scrittura.
Si tratta di un lungo intervallo temporale, che secondo gli storici e paleontologi abbraccerebbe un periodo che va da circa 2,5-2,6 milioni di anni a.C. al IV millennio a.C.
Gli scienziati, pur non disponendo di fossili sufficienti per stabilire il tempo occorso per fare del cane l’amico dell’uomo, hanno stimato che la domesticazione potrebbe essere avvenuta nell’arco di 50-100 anni.
Con il ritrovamento fossile del 2011 si può oggi affermare che il primo cane della storia risalga a 33.000 anni fa in Siberia e ciò potrebbe confermare la teoria che il cane fu addomesticato in luoghi e tempi diversi, contro quanto si riteneva in precedenza.
L’importanza di questo ritrovamento sta nel fatto che si può supporre che il legame tra uomo – cane è molto più antico di quanto si credeva in precedenza. Gli scienziati dispongono di fonti ben documentate che collocano il cane domestico al fianco dell’uomo a partire da 14.000 anni fa.
Gli scienziati hanno poi confrontato la morfologia del canide russo con quella di lupi selvatici moderni e antichi, di cani domestici e con i resti di alcuni esemplari di un antico cane vissuto più di 26.000 anni fa.
I risultati dimostrerebbero che l’antico cane, che doveva assomigliare al moderno Samoiedo, era probabilmente simile per taglia e forma ai cani domestici che vivevano in Groenlandia mille anni fa.
L’esemplare rappresenterebbe un animale all’inizio del processo di domesticazione la cui stirpe, però, si estinse. Il canide russo infatti non doveva essere completamente domestico, poichè mantiene ancora alcuni tratti primitivi, come, ad esempio, i denti molto simili a quelli del lupo, oltre al fatto che non avrebbe niente in comune con le razze canine russe.