Rocky, un cane tra abbandono e colpo di fortuna

jack russell adottato

I cani vengono abbandonati, questa oramai è una triste realtà. In alcuni casi però, la peggiore sfortuna del cane può rivelarsi il suo biglietto vincente verso una vita migliore. Raccontiamo la storia di Rocky, Jack Russell brindisino.

Una padrona senza pietà

E’ mercoledì 10 luglio, e nell’aeroporto di Brindisi c’è una donna che aspetta di poter prendere un aereo. La signora in questione è un’italiana emigrata in Belgio, e tornata giù per una breve vacanza. Al suo fianco c’è un cagnolino, è un Jack Russell di bell’aspetto e il suo nome è Rocky. Nell’attesa di arrivare all’imbarco la donna ricontrolla i biglietti e i documenti in suo possesso, chi non lo fa? Ed è proprio in quel momento che si rende conto di una terribile svista: i documenti per imbarcare Rocky, il suo cane, il suo “migliore amico”, non ci sono.

Potrebbe recarsi al terminal e cambiare i biglietti, rimandare il volo per risolvere una questione cruciale; non c’è modo per farla partire insieme a Rocky, e quindi certamente aspetterà il volo successivo e nel mentre sistemerà la questione documenti. E invece no. La signora non ha dubbi, e fa la cosa che reputa più giusta: prende Rocky e lo lega a un palo, proprio all’ingresso dell’area partenze. Poi, senza neanche voltarsi, se ne va. Rocky è lì, aspetta composto, non ha paura, lui si fida della sua padrona, la persona più importante della sua vita. A distanza di ore, però, il cane forse capisce, e l’abbandono crolla su di lui come un macigno; e inizia a piangere.

Un angelo custode per Rocky

Attirati dal pianto sommesso del cane, alcuni passanti si avvicinano, aspettano qualche minuto pensando che forse chi ha legato il cane ad un palo ha semplicemente dimenticato qualcosa in macchina. O magari è in bagno. A volte la realtà è un po’ difficile da accettare, e allora ci si racconta delle bugie. Capito ormai che Rocky è un cane abbandonato, i passanti si rivolgono alla Polizia. Immediato l’intervento degli agenti che, capita la situazione, reagiscono subito ed  entrano in possesso dei filmati di sorveglianza. Ed eccola lì, la signora che senza l’ombra di un dubbio negli occhi lega il cane al palo, si volta e se ne va. Gli agenti la identificano e la trovano ancora in fila al gate, la invitano a prendere il cane che ha certamente “dimenticato” all’entrata dell’aeroporto ma niente, lei di Rocky proprio non ne vuole sapere.

Scatta la denuncia per abbandono, ma comunque il povero cagnolino è rimasto senza una famiglia. La sua stella buona però lo mette di fronte a Ezio Stasi, ispettore di Polizia che si è da subito occupato del caso. L’ispettore Stasi ama gli animali, i cani in particolare, e quelli in difficoltà ancora di più. Si perde negli occhi dolci e tristi di Rocky e quando è il momento di portarlo in canile fa la sua scelta. I suoi colleghi lo conoscono, e prima di portar via Rocky gli chiedono se per caso non vorrebbe prendersene cura lui.

La risposta è ovvia e immediata; Rocky oggi è un cane che è stato abbandonato, e meno di due giorni dopo si trova a vivere in campagna, ha dei nuovi amichetti, tutti trovatelli come lui, ed è felice e al sicuro. Un lieto fine per lui, ci auguriamo un po’ meno per la sua ex padrona egoista e anaffettiva, che senza esitazioni lo ha lasciato lì, al caldo, da solo.