Imola, assessore De Marco: i cani in esubero si abbattono

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Ecco qua un altro assessore, in particolare quello di Imola, che propone di sopprimere i cani in esubero nei canili. Questa sarebbe la risposta dell’assessore del PD alla mozione di Daniela Baraccani che ha proposto di dare fondi a chi adotta un cane. Proposta ovviamente bocciata che ha avuto come risposta la frase: i cani in esubero si abbattono.

Si tratta dell’assessore Antonio De Marco, famoso per le sue frasi infelici: molti ricorderanno quella del novembre 2013 che appena insediatosi in comune dichiarò “1600 euro? Stipendio da colf, ma accetto di fare l’assessore per fare un regalo alla città”

Siccome i comuni non saprebbero come fare a fronteggiare il fenomeno dilagante del randagismo, l’idea di De Marco è quella di sopprimerli. Secondo l’assessore del PD molti cani sono adulti, moriranno in canile e quindi sarebbe il caso di sbarazzarsene subito.

La dichiarazione ha scatenato molte polemiche, nonché minacce di denunce alla magistratura, in quanto De Marco ha fatto intendere con le sue parole che gli animali per lui sono cose, solo oggetti, senza sentimenti.

Nel suo intervento ha distinto i cani in utili da quelli inutili. I secondi sarebbero gli abbandonati, quelli che vuole abbattere appunto perché inutili.

La bufera ha costretto il sindaco Daniele Manca ad ammettere che l’assessore del PD ha avuto una battuta poco felice, ma che è impensabile dirottare le scarse risorse su chi adotta un cane. De Marco avrebbe quindi solo reagito alla proposta della Baccarani.

Vediamo come un politico di rispetto avrebbe dovuto replicare alla mozione dei 5 Stelle, perché è evidente che De Marco non si sa esprimere correttamente.

Gentile signora Baraccani quanto propone è impensabile in quanto, oltre al problema della scarsità di fondi, si rischierebbe che molte persone andrebbero a prendere il cane al canile per il sussidio, per poi magari maltrattarlo o ucciderlo, considerando che questa pratica è già in uso nei c.d canili lager, e purtroppo anche presso le persone deboli (anziani e disabili). Inoltre chi va al canile a prendere un cane oggi è nella maggior parte dei casi cosciente di quello che fa e non saranno certo 4 spiccioli ad incentivarlo di più. Altre invece potrebbero essere attirate dal facile guadagno. Un’azione politica intelligente sarebbe quella di intervenire alla radice del problema. Intanto incentivare i controlli sul rispetto della legge come microchip e sterilizzazioni per quelli adottati dal canile e dare delle belle multe a i trasgressori della legge. Dopotutto basterebbe dare incarichi precisi ai vigili urbani anche su questo versante e non solo per le defecazioni o i cani sciolti. In caso di abbandono poi, considerando che le galere italiane sono piene, andrebbe bene una bella multa salata, ma molto salata. Analogamente per il maltrattamento. Con i soldi raccolti si riuscirebbe benissimo a mantenere i canili e a disincentivare gli abbandoni.

Questa sarebbe stata la risposta e/o una proposta di tutto rispetto.

Con la frase infelice che ha detto l’Assessore del PD invece ha dimostrato quanto poco sa del fenomeno del randagismo e degli animali domestici in genere e allo stesso tempo ha offeso le persone che si prendono cura dei cani abbandonati, dando ragione invece a quelle che hanno contribuito a far aumentare il fenomeno dell’abbandono.