Dieci Maine Coon ridotti in fin di vita, ancora vendite illegali di animali

maine coon allevamento abusivo

A volte pur di poter vantare un gatto di razza si preferisce comprarlo da allevamenti non autorizzati, magari online. Evidentemente non bastano tutte le campagne di sensibilizzazione atte a far luce su cosa si nasconde dietro questo smercio clandestino di animali.

I vicini non si erano accorti di niente

Ci troviamo nella capitale del Canton Ticino, Bellinzona. Solo un caso fortuito ha permesso alle forze dell’ordine di mettere in salvo ben dieci gatti appartenenti alla meravigliosa razza Maine Coon. Nonostante fossero reclusi in un appartamento all’interno di una palazzina, nonostante il cattivo odore stagnante nell’androne delle scale e i continui miagolii di sofferenza, nessuno pare essersi reso conto di ciò che stava accadendo. Pochi giorni fa, a causa di un guasto ad una tubatura dell’acqua, è stato necessario forzare la porta di un appartamento in cui da tempo non viveva nessuno stabilmente. La Polizia svizzera ha interpellato il servizio veterinario e la protezione animali prima ancora di entrare nella casa, l’odore precedeva la scena che si sarebbero trovati davanti gli agenti.

Ben dieci esemplari di Maine Coon erano rinchiusi nell’appartamento, in condizioni che non sapremmo augurare neanche al nostro peggior nemico. Lo scopo era quello di farli riprodurre per poi vendere gli esemplari su internet, a prezzi decisamente inferiori rispetto a quelli di un vero allevamento. Sette adulti e tre cucciolini, sono stati portati in salvo e sono tutti vivi, ma davvero era questione di pochissimo tempo, e ciò che avrebbero trovato gli agenti al loro arrivo sarebbero stati dieci cadaveri.

Attenzione a non incrementare gli allevamenti illegali

Cumuli di sporcizia, feci e urine sparse ovunque. I gatti erano abbandonati a loro stessi, e soprattutto i cuccioli avevano ben poche speranze di resistere ancora a lungo. Il custode dei gatti entrava saltuariamente nell’appartamento per mettere una manciata di crocchette, che naturalmente i cuccioli non riuscivano mai a raggiungere. Per questo erano proprio loro ad essere ridotti in condizioni peggiori. Tutti sottopeso e allo stremo delle forze, i gatti sono stati portati al sicuro, nel parco gatti della protezione animali. Adesso hanno raggiunto un buon peso, sono stati ripuliti, vaccinati e curati. Tutti sterilizzati e muniti di microchip. E’ probabile che da qui a poco vengano dichiarati adottabili, ma nel frattempo Emanuele Besomi, presidente della Spab, ci tiene a fare delle precisazioni.

In primis, chiarisce che ogni sospetto di maltrattamento va denunciato alle autorità competenti, proprio per evitare che si giunga a situazioni estreme come questa. Sottolinea poi Besomi che in Svizzera non mancano i gatti da adottare; tutte le richieste fatte per i Maine Coon in questione, quindi, potrebbero essere rivolte ad altri gatti, magari di razza diversa ma comunque bisognosi di aiuto. E’ importante approfittare ancora una volta di situazioni terribili come questa per ricordare che gli allevamenti illegali spesso svendono animali malati, o comunque maltrattati. E quel cucciolo che voi riuscite a comprare a metà prezzo, è molto probabile che abbia affrontato l’inferno prima di giungere a voi.

Dobbiamo stare attenti a non fomentare il commercio illegale di animali, e se non ci si può permettere un Maine Coon, magari ha più senso fare una visitina nel gattile più vicino piuttosto che acquistare illegalmente un animale che quasi certamente avrà seri problemi in futuro, problemi che ci costeranno molto più di un Maine Coon a prezzo pieno.