E’ la nuova proposta di legge targata Michela Vittoria Brambilla, ed è già stata depositata alla Camera. La Brambilla è arcinota per il suo impegno nei confronti degli animali, e questa volta punta a farli includere nella famiglia di fatto.
Regolare la posizione del proprio animale
Depositata la proposta di legge di Michela Brambilla; il disegno prevede “Disposizioni concernenti l’indicazione degli animali di affezione nelle certificazioni anagrafiche”. Questo il testo depositato, e riguarda tutte le famiglie regolarmente sancite e in possesso di un cane o un gatto regolarmente iscritto all’anagrafe. Considerando che una famiglia su tre possiede almeno un animale domestico, e che la metà di queste dichiara di trattarlo come un membro effettivo della famiglia, nasce l’esigenza di questa nuova legge.
Si tratterebbe di vedere regolarmente riconosciuta la presenza di un animale domestico anche sullo stato di famiglia; secondo la Brambilla si tratta di una legge che già dovrebbe essere in atto da tempo, considerato l’aumento della sensibilità generale nei confronti dei propri animali domestici.
Diritti e doveri
Al momento siamo vittime di un vuoto normativo, che all’occorrenza viene riempito da sentenze ad hoc per ogni singolo caso; il risultato è una burocrazia ingolfata e scarsa disponibilità verso le necessità del proprio animale, nostro malgrado. La proposta sottolinea il concetto e porta come esempio quello di una donna lavoratrice presso l’Università della Sapienza che, grazie ad un ingiunzione del tribunale; è riuscita ad ottenere un permesso retribuito dal suo datore di lavoro per seguire la convalescenza del proprio cane dopo un intervento chirurgico.
Ecco, la nuova legge prevede proprio il riempimento di questi vuoti; e un censimento annuale di tutte le famiglie che posseggono un animale d’affezione, che diventerà a tutti gli effetti parte del nucleo famigliare. In questo modo sia l’animale in questione che la famiglia vedranno riconosciuti diritti e doveri, a tutela sopratutto degli animali naturalmente.