Gli australiani sono molto rispettosi delle loro leggi e a differenza del nostro paese per loro la legge è veramente uguale per tutti: stelle del cinema e non. Come al solito però, chi ci va sempre di mezzo sono gli amici a 4 zampe. Sembra incredibile ma contro di loro le leggi vengono sempre rispettate, a differenza di quelle a loro favore, che molto spesso vengono bellamente ignorate.
Johnny Depp ha commesso un reato gravissimo: ha fatto entrare illegalmente in Australia i suoi due cani: Pistol e Boo, due Yorkshire terrier. Depp è infatti arrivato in Australia su di un jet privato il 21 aprile 2015 per girare il 5 episodio dei Pirati dei Caraibi.
L’Australia ha severe disposizioni di quarantena per evitare che nel suo territorio di diffondano malattie come la rabbia. Pertanto portare nel paese animali occorre un permesso e un periodo di quarantena di almeno 10 giorni.
Il dipartimento dell’Agricoltura ha quindi dato a Depp un preavviso di 72 ore per far tornare i due cani negli Stati Uniti altrimenti verranno soppressi.
La ragione è, ha affermato il Ministro dell’agricoltura Barnaby Joyce: “Se si lasciano entrare nel nostro paese le stelle del cinema, anche fossero gli uomini più sexy al mondo, perché non dovremmo chiudere un occhio per tutti?” Una domanda nasce spontanea ma chi è che doveva fare la quarantena e il certificato del vaccino anti rabbia: Johnny Depp o i suoi cani, perché dalle affermazioni del ministro non si capisce.
Quello che emerge però molto chiaro è il fatto che per attaccare Depp (la stella del cinema che deve essere trattata come tutti gli altri) gli australiani minacciano di morte i suoi cani.
Infatti la minaccia di morte a Pistol e Boo giunge dopo un mese dall’arrivo nel paese, avvenuto il 21 aprile. Possibile che nessuno ha detto all’attore delle disposizioni australiane sull’ingresso dei cani nel paese? Possibile che le istituzioni australiane si sveglino dopo un mese?