Anche non prendersi cura del proprio cane è reato

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Trento – 12 maggio 2015 – Anche non prendersi cura del proprio cane è reato. Lo ha stabilito il tribunale di Trento con la sentenza n. 856/2014.
La vicenda è iniziata a seguito di una denuncia per disturbo della quiete pubblica da parte dei vicini dei padroni di un cane che abbaiava giorno e notte. Dopo numerosi richiami, i padroni dell’animale sono stati querelati. Il tribunale di Trento è però andato oltre e ha riconosciuto i padroni colpevoli di abbandono di animale ai sensi dell’art. 727 c.p.. Il codice penale sanziona con l’arresto fino ad un anno o con una ammenda che va da mille a 10mila euro chiunque detenga animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

Il cane un pastore tedesco, viveva in una piccola terrazza e spesso veniva lasciato senza acqua né cibo.

Pertanto il tribunale ha stabilito che “non prendersi cura del proprio animale, danneggiarne la «sensibilità psico-fisica» rientra nel reato di abbandono che consiste in “una condotta ad ampio raggio, che include anche la colpa intesa come indifferenza, trascuratezza, disinteresse o inerzia”.

Nel caso del pastore tedesco, il tribunale ha riconosciuto nel comportamento dei padroni l’elemento doloso in quanto avevano ricevuto più volte richiami a prendersi cura dell’animale.