Ranger – Pastore Tedesco piccolo per sempre

ranger pastore tedesco

Ecco lo strano caso di..Ranger. Pastore tedesco di due anni all’anagrafe, ma cucciolotto per natura, Ranger è affetto da una malattia che gli impedisce di diventare adulto, vediamo di cosa si tratta.

Un incontro fortunato

Nella città di Phoenix vive Ranger, un pastore tedesco di due anni. Ranger è un cane molto, molto particolare, e appartiene a Shelby Mayo. Il problema di Ranger è una malattia genetica chiamata nanismo ipofisario, non è una cosa da poco conto, ma in qualche modo Ranger riesce a conviverci, e anche felicemente a quanto pare. Quando è stato preso in affido da Shelby, Ranger era evidentemente il più piccolo della cucciolata, diciamo il brutto anatroccolo, anche se in realtà aveva un musetto adorabile.

Shelby non immaginava una malattia simile, pensava piuttosto a un parassita. Lo ha preso con sé, e lo avrebbe fatto anche se ne avesse conosciuto la patologia, e in questo Ranger è stato davvero molto fortunato. Oggi Ranger ha due anni, sta benissimo e vive felice, ma non è stato sempre così, e la sua è una malattia che non lascia scampo purtroppo.

Il nanismo ipofisario e le sue complicanze

Il nanismo ipofisario è una malattia che può presentarsi nel pastore tedesco a causa dell’eredità autosomica recessiva, è quanto affermato nel famoso libro Endocrinologia Felina e Canina. Al primo controllo veterinario, Shelby si è resa conto della portata del problema di Ranger; il cucciolo presentava una pesante infezione al collo e la giardiasi, e la sua crescita era pressoché inesistente. La veterinaria che teneva in cura Ranger non ci mise molto a ipotizzare il nanismo ipofisario. Qualche mese dopo arriva la sterilizzazione, e iniziano i guai. L’appetito di Ranger era pressoché sparito, e la sua pelliccia era devastata dalla secchezza; l’epidermide di Ranger era screpolata, e si infiammava con troppa facilità. La sua vita non stava procedendo nel modo sperato, e il cagnolino non stava affatto bene. I medici veterinari riscontrarono problemi alla tiroide, e iniziarono subito una cura con Levotiroxina, che diete origine al reupero del cucciolo.

Nel frattempo Ranger era già diventato famoso, e il suo musetto da eterno cucciolo aveva già quasi 70.000 followers sulla sua pagina Instagram. E proprio sui social venne consigliato a Shelby un particolare sapone grazie al quale in brevissimo tempo la sua pelliccia è rinata, più folta e più forte di prima. Purtroppo è noto che il nanismo ipofisario crea al cane dei problemi non indifferenti, al livello fisico ma anche comportamentali. Quel che è peggio, la malattia riduce sensibilmente l’aspettativa di vita del cane, che non supera in genere i cinque anni di età.

Tuttavia Shelby racconta che al momento Ranger sta benissimo, vive bene ed è felice. Fa tutto ciò che un cane di due anni dovrebbe fare, gioca con le sue sorellone Jessie e Hazel, che vicino a lui sono mastodontiche ma lo trattano con molta cura. Mangia, dorme, corre come tutti gli altri cani, e al momento questo basta.