Conosciamo il cane da pastore dell’Asia centrale, ripercorriamo la sua nebulosa storia fino alle origini e scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questa meravigliosa razza canina.
Origini e storia della razza
Le origini del cane da pastore dell’Asia centrale sono indubbiamente russe, infatti la razza fu creata nell’ex Unione Sovietica incrociando tre diverse razze canine: il Tobet, l’Alabai e il Torkuz; provenienti nell’ordine dal Kazakistan, dal Turkmenistan e dall’Uzbekistan. Nato e vissuto nel quasi totale isolamento, il pastore dell’Asia centrale nel corso dei secoli è rimasto pressochè invariato nell’aspetto fisico; ha però acquisito sempre più resistenza verso il freddo e le insidie del terreno in cui si è sviluppato. Alcuni sostengono che i suoi antenati furono i soliti molossi del Tibet, ma studi più approfonditi dimostrano che è molto più probabile il contrario.
Sebbene siano nati proprio per fare da guardiani e pastori nelle gelide terre della Russia; pare che il cane dell’Asia centrale, proprio come le razze da cui deriva, sia stato un grande guerriero al seguito degli Assiri e dei Babilonesi, dei Fenici e dei Sumeri. Difficilissimo quindi ricostruire l’ordine cronologico degli eventi che lo hanno reso il cane che oggi conosciamo; di certo sappiamo che purtroppo, al di fuori della Russia, è un cane quasi sconosciuto, che ha cominciato solo negli ultimi anni ad essere esportato in un numero limitatissimo. Possiamo definirlo senza ombra di dubbio un cane molto raro in Italia e nel resto del mondo, Russia e limitrofi a parte.
Standard di razza
Il pastore dell’Asia centrale è un cane di un’abbondante taglia media; non enorme, mai grasso, ma con una struttura ossea e muscolare che lo fanno sembrare più grande di quanto non sia. La sua altezza al garrese, parliamo di un maschio adulto, misura circa 65 cm per un peso più che proporzionato. A colpo d’occhio il cane russo si presenta armonioso e dalle linee dolci, senza strappi, senza eccessi. Il tronco non è lungo, il torace profondo è ben aperto e il dorso dritto. Gli arti sono molto robusti, la muscolatura che li ricopre è ben sviluppata ma non eccessiva, la lunghezza proporzionata.
La coda è inserita a media altezza, piuttosto lunga e a forma di sciabola. Il collo è largo, ma anch’esso non esagerato, sostiene una testa molto larga, con un muso piuttosto corto e quadrato. Lo stop è poco pronunciato e il tartufo grande e nero. Gli occhi sono piccoli e rotondi, il colore sempre molto ben definito. Le orecchie sono triangolari e relativamente grandi; in natura vengono portate morbide ma quasi sempre sono tagliate a formare un triangolo piccolo e dritto. Il mantello è formato da un sottopelo lanoso e molto folto che funge da isolante termico nei confronti dei freddi glaciali russi, e da un pelo di copertura altrettanto fitto ma ruvido e duro al tatto, impermeabile e liscio. I colori sono tutti ammessi, così come i disegni.
Cura del cane da pastore dell’Asia centrale, alimentazione
La salute del cane dell’Asia centrale è temprata dal luogo di provenienza, dunque molto forte. Controlli di routine periodici dal veterinario saranno sufficienti a crescere bene il cane, mentre il pelo deve essere spazzolato spesso e difeso dagli attacchi dei parassiti. L’alimentazione del cane da pastore dell’Asia centrale deve essere abbondante e bilanciata, senza aggiunte artificiali.
Carattere del cane da pastore dell’Asia centrale
Autonomo e autogestito, il pastore dell’Asia centrale si educa con estrema facilità grazie alla sua spiccata intelligenza che gli permette di apprendere ed eseguire i comandi in tempi brevissimi; purchè si dedichi particolare attenzione alla socializzazione fin da piccolo, soprattutto verso gli altri cani. Il cane russo è un amico fidato e leale, che darebbe la vita per proteggere non solo il suo padrone ma tutta la famiglia cui sente di appartenere. In generale non è un cane invadente, ma stabilisce un forte legame emotivo con il suo padrone; per questo ha bisogno di attenzioni che lo facciano sentire importante e ben accetto pur senza perdersi in effusioni esagerate.
Vive benissimo all’esterno, con una buona cuccia per cani, e non richiede più di una buona gita giornaliera con le persone che si occupano di lui. Non mostra atteggiamenti aggressivi ma è diffidente con gli estranei; tuttavia non ha reazioni violente che rendano difficile portarlo ovunque. Versatile, infaticabile e dedito al lavoro, è un ottimo guardiano della casa e della persona, si affeziona ai bambini della famiglia ma difficilmente si butta nella mischia; evidentemente i secoli di solitudine e introspezione hanno lasciato in lui un segno indelebile.
Allevamento e prezzo
Il piccolo pastore russo è calmo e vigile fin da subito, ben disposto ad imparare e sempre pronto alle nuove scoperte. Non c’è bisogno, tranne rare eccezioni, di farsi aiutare nella sua educazione, ma la socializzazione è davvero imprescindibile per poter crescere un cane adulto equilibrato e tranquillo. Capisce benissimo il linguaggio del corpo e molto spesso anche quello verbale, tant’è che basta un no secco e deciso del padrone per farlo fermare anche quando parte alla carica.
Non è timido né scontroso, e restituisce fin da piccolo l’amore che gli viene donato, senza eccezioni. L’alimentazione del cucciolo di pastore dell’Asia centrale deve essere particolarmente curata fino al totale sviluppo per evitare una crescita scorretta. Il prezzo di un cane da pastore dell’Asia centrale oscilla tra i 500 e i 1.000 euro; va ricordato che in Italia, come nel resto d’Europa, è difficilissimo trovarne uno allevato in purezza. E’ quindi probabile che al costo del cucciolo vada aggiunto anche quello utile per reperirne e trasportarne uno dal suo paese d’origine, la Russia.