L’incredibile ed affascinante intelligenza del gatto

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Chi ha un gatto sa benissimo che non si tratta di un semplice animale domestico che fa le fusa quando è di buon umore o che un micio è attaccato alla casa ma non all’umano che lo accudisce. L’intelligenza del gatto è qualcosa di davvero straordinario, i nostri amici non solo sono dei gatti intelligenti, ma sono anche animali molto premurosi nei nostri confronti, nonostante molti pensino il contrario!

L’Intelligenza del gatto in natura

Prima di tutto domandiamoci cosa significhi intelligenza. La parola deriva naturalmente dal latino: intelligere =intendere, ossia inter =tra e legere=scegliere. Si tratta quindi, in estrema sintesi, della capacità di risolvere problemi tra le possibili soluzioni esistenti. Va da sé che l’intelligenza deve essere accomunata anche al tipo di problemi che una determinata specie si può trovare a dover risolvere nel suo habitat naturale. L’ambiente naturale dei gatti li ha portati ad essere degli eccellenti cacciatori e scalatori di alberi. Sono dotati di un grande senso dell’equilibrio e di una spiccata intelligenza c.d. cinestesica, ossia quella relativa alla capacità di percepire il corpo e organizzarlo in movimenti.

I problemi che un gatto si è trovato a risolvere nel suo percorso evolutivo hanno riguardato soprattutto la sua capacità di cacciare, stanare le prede dalle tane o rifugiatesi sugli alberi, saper muoversi in spazi stretti e bui. Si tratta di un tipo di intelligenza legata strettamente alla sua sopravvivenza. Più un gatto sarà in grado di cacciare le prede, maggiori saranno le possibilità di sopravvivere, di riprodursi e avere una progenie “Geneticamente intelligente” come il capostipite.

La natura infatti funziona proprio così: è il più forte e il più intelligente che porterà avanti la specie. L’intelligenza non è una qualità statica, ma si sviluppa man mano che l’individuo si trova di fronte a risolvere problemi. Anche le esperienze e i successi passati, aiutano l’individuo a risolvere problemi futuri o che richiedono maggiori doti o concentrazione. Per questo si dice che l’intelligenza del gatto non è solo una questione genetica, ma è fatta anche di prove, risultati e tanti fallimenti.

I gatti sono più intelligenti dei cani?

A differenza dei lupi e dei canidi, che hanno fatto del branco la risposta alle sfide dell’ambiente; il gatto domestico è spesso un cacciatore solitario. Di conseguenza l’intelligenza del gatto è volta a risolvere il problema per il proprio benessere. Da quando il gatto ha deciso di dividere la sua vita con gli umani; ha sviluppato doti che trascendono dalla caccia e dalla sopravvivenza in un ambiente selvaggio. Si tratta di doti relazionali e comunicative etero-specifiche che lo hanno portato, in molti casi, a risolvere problemi quotidiani legati non tanto al suo ambiente, ma a quello umano, o meglio, urbano.

Ed ecco quindi nascere gatti intelligenti che aprono le porte ai padroni che rimangono chiusi fuori, che difendono il territorio (la casa del padrone) e capaci anche di cacciare ladri o intrusi, di aiutare gli umani disabili, prevedendo, ad esempio, il sopraggiungere di un attacco epilettico. Il gatto è al pari del cane: sogna, pensa e ricorda! E’ quindi un animale addestrabile e capace di risolvere compiti complessi. Secondo la scienza, il gatto possiede il doppio dei neuroni dei cani, sebbene abbia un cervello di dimensioni più piccole. Particolarità che favorirebbe l’elaborazione delle informazioni.

Anche i recettori olfattivi dei gatti, sono superiori rispetto a quelli presenti nell’olfatto del cane: sarebbero circa 200 milioni! Oggi pertanto, anche il gatto è considerato in grado di risolvere problemi complessi, alla pari dei cani. Sta avvenendo una vera e propria rivoluzione che sta dimostrando quanto i nostri amici siano dei gatti intelligenti e capaci! La nascita della cat agility ne è una prova lampante!