Si è ampiamente parlato del fatto che il gatto è un animale che può nascondere; dietro la sua aria sorniona e sicura, un’infinità di paure. Abbiamo cercato di far chiarezza su quali possono essere tutte le possibili cause di un gatto spaventato. Come abbiamo avuto modo di vedere, sono davvero tanti i motivi per cui un gatto può mostrare paura; ed è importante riconoscerli per poter intervenire e riportare il nostro piccolo felino ad uno stato di calma. Ma qual è il metodo giusto per calmare il gatto, se poi ne esiste uno? In realtà possiamo solo cercare di individuare la ragione della paura del gatto e aiutarlo a superarla, non esiste un vero e proprio rimedio standard su come calmare un gatto agitato o impaurito!
Come calmare un gatto impaurito
Per prima cosa impariamo a riconoscere i sintomi di un gatto impaurito, che possono essere comportamentali ma anche fisici. Sono sintomi comportamentali le fughe improvvise ad una velocità pazzesca così come i salti da fermo; un gatto che rimane nascosto per ore sotto il letto denota paura. Anche l’indietreggiare davanti alle coccole del padrone è sintomatico, tutti atteggiamenti piuttosto semplici da riconoscere.
Fisicamente invece, il gatto pauroso assume delle pose ben precise; dobbiamo solo essere in grado di capire il linguaggio del corpo del gatto. Ad esempio se il gatto ha paura bisogna osservare se ha le orecchie basse, il pelo ritto sul dorso, la coda ingrossata, gli occhi spalancati e la posizione rannicchiata; tutti atteggiamenti che servono a chiarire la sua posizione. E’ come se il gatto ci stesse dicendo: sta succedendo qualcosa che non mi piace.
Bisogna sottolineare che questi sintomi delineano il forte stress a cui è sottoposto il gatto. A meno che non vi sia più che chiaro che cosa lo ha spaventato; è opportuno chiedere in primis il parere di un veterinario per escludere che lo stress non sia dovuto ad una patologia piuttosto che alla paura. Stabilito che si tratta di paura, se non abbiamo capito che cosa abbia reso il gatto impaurito non possiamo che andare per esclusione e basarci sugli atteggiamenti.
Cosa fare se abbiamo un gatto impaurito
Per esempio un gatto che si nasconde sotto un mobile forse ha paura dell’estraneo o del bambino che è entrato in casa, la diffidenza è di sicuro una prerogativa felina. Se succede di tanto in tanto non c’è da preoccuparsi; ma se il gatto fa così con tutti allora dobbiamo trovare una soluzione, perché il continuo stress a cui viene sottoposto il nostro micio potrebbe creare dei problemi sia fisici che comportamentali. Possiamo provare ad esempio a piazzare la cuccia per gatti vicino all’entrata di casa, in modo che il micio possa osservare dalla sua zona franca, senza paura.
Se è un ospite abituale a spaventarlo invece potremmo chiedere la sua collaborazione, e lasciargli offrire un croccantino dall’intruso ogni volta che ci viene a trovare, fintanto che il gatto non avrà preso confidenza e smetterà di avere paura. Ma che succede se a spaventarlo siamo proprio noi? Può succedere che sia il padrone stesso a spaventare il gatto e allora l’unico modo per tentare di risolvere il problema consiste nel sdraiarsi a terra con le braccia allungate in avanti e un po’ di croccantini su una mano. Si sta lì e si aspetta finché il gatto non se la sentirà di venire a mangiare dalle vostre mani; interpretando la vostra offerta come un gesto di pace e di rispetto nei suoi confronti.
Come calmare un gatto agitato
A volte i motivi sono molto più semplici da comprendere e non servono finezze da psicologo per risolverli. Ad esempio se il gatto ha paura dell’aspirapolvere o della lavatrice perché fanno rumore; la soluzione è evidentemente ridurre al minimo l’impatto uditivo. Il metodo è semplice, accendiamo un po’ di musica che distolga il gatto dal rumore, oppure distraiamolo con dei giochi per gatti; meglio ancora se sono elettronici che associano ai movimenti dei rumori. Se il nostro micio non è furibondo possiamo anche tentare di prendere il gatto in braccio e accarezzarlo sul collo.
E poi c’è il classico, il gatto che ha paura di un altro gatto in casa. In questo caso è pura e semplice territorialità felina; il nostro gatto sente di non essere più l’unico sovrano dell’abitazione, e questo lo destabilizza, lasciandolo impaurito e seccato, una pessima combinazione di stati d’animo. Come tranquillizzare un gatto in questo caso? Beh, qui sarà la pazienza a premiarci, perché potrebbero volerci giorni prima che il gatto torni al quieto vivere. Nell’attesa l’unica cosa da fare è avere un comportamento assolutamente imparziale con i due micetti, usare un tono di voce dolce ma deciso con entrambi e regalare una carezza ciascuno, finché non fanno amicizia.
Insomma quale che sia il motivo per cui il gatto si spaventa, l’unico rimedio è la pazienza e la comprensione. Il gatto, per quanto intelligente, non è una persona a cui possiamo parlare e spiegare razionalmente perché non deve avere paura di una determinata cosa, con gli animali l’unico linguaggio che può funzionare è quello del corpo, non dobbiamo trasmettergli nervoso o ansia, così da fargli accumulare ulteriore stress; dobbiamo fare in modo che percepisca la nostra calma, così da potersi calmare anche lui.