Spezzano le zampe ad un cane randagio per gioco

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Porto Empedocle in provincia di Agrigento: l’autore di questo terribile gesto sarebbe un ragazzino ma nella terra dell’omertà nessuno parla…

Non si alzava, provava a farlo senza riuscirci il cane randagio che vive accudito da tutti tra la via Roma e la piazza Italia a Porto Empedocle. Il motivo: gli hanno spezzato le zampe posteriori.
L’autore, pare un ragazzino, gli avrebbe divaricato le zampe posteriori fino a spezzarle, per gioco e per farsi una risata. Non si sa se era solo o c’erano con lui degli amichetti. Si sa solo che è stato sicuramente un ragazzino: è stato visto e riconosciuto ma nessuno al momento vuole parlare.
Sono ancora i social network a mettere in luce queste vicende. Molti ragazzi del posto hanno pubblicato le foto del cane, esprimendo rabbia nei confronti dell’autore del gesto e cercando aiuto per farlo curare.

Laddove non ci sono le istituzioni e una famiglia sana con i principi di rispetto, c’è l’orrore, si sente dire spesso. Ma molti diranno, poverini non è colpa loro, sono piccoli non capiscono. Oppure è colpa della famiglia (senza dubbio) della scuola (anche). Eppure questi “poverini”, perché ragazzini che non capiscono la differenza tra bene e male o tra dolore e piacere, non capiscono che c’è vita anche in creature diverse in forma fisica diversa dalla loro, però sanno usare l’iphone, il pc, sanno portare il motorino…

Ad un cane invece si chiede sempre di capire anche quando gli umani gli fanno qualcosa che non è nelle sue corde e non deve reagire se no è cattivo. E la maggior parte dei cani lo sanno, e malgrado abbiano un cervello di un bambino di 3 anni sono in grado di capire (loro!) e non solo, anche di imparare a salvare bipedi con cervelli molto più grandi del loro. Per non parlare di quelli che sono riusciti a salvare il padrone senza nessun insegnamento o addestramento.

E’ vero comunque ci sono bambini che non capiscono per questo va insegnato loro. Ma purtroppo alle spalle ci sono altri bambini cresciuti che a loro volta non capivano niente allora e non possono insegnare niente oggi e da questa catena genetica involutiva, che cosa dovrebbe uscire fuori? Un mondo migliore? Una società migliore?

Chi sono i cattivi?

E mentre attendiamo la società migliori, ecco qua dei ragazzini che per divertimento spezzano le zampe ad un cane randagio per gioco. Non si può colpevolizzarli eh! No! Ora il cane ha le zampe rotte anche perché è un cane randagio buono.
Se non fosse stato buono? E se fosse stato uno di quei cani provenienti da maltrattamenti e avesse reagito? Forse ora aveva ancora le zampe sane e la notizia sarebbe stata: randagio aggredisce bambino. Certo il cane non avrebbe potuto dirci: e che cavolo mi volevano rompere le zampe! E gli anti cane e si sarebbero scatenati nella loro adorata caccia alle streghe!

Invece per evitare che gli anti-cane si scatenino ci deve rimettere il cane. I bambini dopo tutto sono bambini, poverini, e quindi, gli si dà uno scappellotto e via a giocare! Non lo faranno sicuramente più ad un cane, magari daranno fuoco ad un gatto! E sì perché dove è successo il fatto è la patria dell’omertà e come riporta anche il giornale locale: sarebbe stato un ragazzino, visto solo da pochi, accusato o riconosciuto da nessuno. Nel frattempo ci sentiamo di fare sentite condoglianze alla mamma del responsabile.

Fortunatamente c’è ancora speranza in una società migliore e sta nelle mani proprio di quei giovani che hanno dato la notizia di questo triste gesto, che stanno cercando di fare una colletta per aiutare il cagnolino e che stanno incitando affinché chi ha visto abbia il coraggio di parlare e fare il nome del responsabile e non certo per il bene del cane che ormai ha le zampe rotte, ma per il bene dell’autore che se è un ragazzino forse gli si può insegnare ancora qualcosa.