E’ stato messo sotto sequestro un allevamento abusivo in Puglia. Cani maltrattati, nessuna regola rispettata e nessun permesso per quel finto allevamento. Sequestrati 22 cani mal ridotti e vittime di caudectomia e conchectomia.
Un allevamento degli orrori
Siamo a San Ferdinando di Puglia, in provincia di Barletta – Andria – Trani. Ancora una volta in Puglia per raccontare la storia di animali maltrattati, di regole non rispettate. In questo caso si tratta di un allevamento di cani, scoperto e posto sotto sequestro dai carabinieri Forestali di Foggia. I cani ospiti dell’allevamento, ben 22 animali, erano quasi tutti cuccioli, tenuti in pessime condizioni e senza nessun rispetto per le regole igienico-sanitarie.
La maggior parte dei cani aveva subito l’amputazione di orecchie e coda, una pratica vietata dalla legge 201/2010 che fa riferimento al Regolamento di Strasburgo del 1986. Nessuna autorizzazione per l’allevamento, i cani, visibilmente denutriti e disidratati, erano tenuti al limite dell’indecenza e presentavano diverse brutte ferite.
Denuncia immediata per il proprietario
Subito dopo il ritrovamento dell’allevamento abusivo, i Forestali sono intervenuti affiancati dai Carabinieri locali e con l’ausilio di personale veterinario. Verificate le pessime condizioni di salute dei cani e la totale inagibilità dell’allevamento, il tutto è stato posto sotto sequestro. I poveri animali sono stati immediatamente trasferiti ad una società di Cassano delle Murge, provincia di Bari. Al momento sono stati visitati e curati, e sono in via di recupero. Il proprietario dell’allevamento abusivo è stato denunciato a piede libero, contro di lui le accuse di detenzione illegale e maltrattamento di animali, con l’aggravante delle pessime condizioni igienico sanitarie che arrecano o possono arrecare agli animali gravi patologie e sofferenze.
Le indagini sono partite immediatamente, ed ora l’uomo dovrà attendere la condanna, sicuramente pagare una multa salata e, ce lo auguriamo, magari scontare una bella pena esemplare. Cercheremo di non perdere di vista la vicenda, e ci aspettiamo come sempre una punizione severa per chi si approfitta di poveri cuccioli indifesi, utilizzandoli solo ed esclusivamente come un mezzo per fare soldi.