In quest’ultimo periodo avrete letto molto riguardo a petizioni per salvare i conigli, vogliamo ricordarvi quanto sia importante perché mancano ancora firme per raggiungere l’obbiettivo di spingere il governo ad occuparsi dei nostri conigli e decidersi a tutelarli! Da ultimo, il 5 e il 6 dicembre centinaia di piazze italiane saranno riempite dagli amici dei conigli. LAV e Animal Equality chiamano a scendere per le strade i conigliari di tutta Italia per firmare una petizione con la quale si vuole richiedere al Governo di riconoscere il coniglio quale animale da affezione.
Conigli come animali familiari
Con quest’ultima petizione si chiede una nuova legge che estenda anche ai conigli la tutela giuridica riservata a cani e gatti. Del resto, i conigli da compagnia (come i conigli nani, ad esempio) sono al terzo posto tra gli animali domestici scelti dagli italiani come compagni di vita!
Questo non lo mangiamo, mamma, perché è nostro amico!
Queste le parole inorridite di un cucciolo d’uomo in risposta alla battuta di un commesso “spiritoso”, in un negozio di animali….Già, il coniglio è nostro amico e se ne avete uno saprete quanto possa essere sensibile e intelligente questa affascinante e tenerissima creatura, di qualsiasi razza esso sia. Un coniglio si offende, si affeziona, può apprendere moltissime cose con un buon addestramento (come noi!) e si diverte a giocare (i diversi giochi per conigli che esistono in commercio ce ne danno una idea). Lo sapevate che ci sono le gare di salto per conigli e quelle di agility? In Canada fa furore l’agility rabbit!
Beh, nonostante sia in lenta diminuzione, proprio in seguito alla diffusione del suo apprezzamento come animale da compagnia, il consumo di carne di coniglio in Italia è ancora elevato, con i 2,6 kg medi annui pro capite.
I precedenti per salvare i conigli
Già ad inizio anno, la Federazione italiana diritti degli animali e l’Associazione Aaeconigli, hanno raccolto più di 10mila firme, cui si era affiancata la proposta di legge della deputata forzista Michela Vittoria Brambilla che, nel marzo scorso, chiedeva l’introduzione di un regime di sanzioni da quattro mesi a due anni di carcere, e una multa da 1.000 a 5.000 euro per animale, da comminarsi a chiunque «allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni». Si chiedeva, inoltre, l’introduzione del controllo demografico sulla popolazione grazie all’utilizzo del microchip e l’istituzione di un’anagrafe del coniglio presso le aziende sanitarie locali, dove registrare la sigla di riconoscimento di ciascun coniglio domestico. La legge prevedeva sanzioni di 75 euro per chi non avesse iscritto il proprio coniglio all’anagrafe e di 50 per chi non lo abbia dotarlo di microchip.
Il non trasformarlo in una fonte di cibo non basta a garantirne la tutela, ovviamente, ma devono essere previsti anche dei parametri, che la proposta in questione, identificava in alcuni parametri minimi idonei ad assicurargli un habitat adeguato, come le dimensioni minime per la gabbietta di un coniglio nano (almeno 100 x 70cm o un 120 x 50 cm), in cui dovrebbero essere presenti un nascondiglio, un abbeveratoio, una vaschetta per i bisogni, senza contare che non deve esservi rinchiuso tutto il giorno, ma deve potersi muovere liberamente ameno per varie ore al giorno. In aggiunta a quanto già previsto dalla legge 189 contro il maltrattamento degli animali e la commercializzazione di pelli e pellicce di cani, gatti e foche, a proposta di legge, prevedeva, inoltre, il sanzionamento di chiunque «produca, commercializzi, esporti o introduca nel territorio nazionale a qualunque titolo prodotti derivati dalla pelle o dalla pelliccia di coniglio», l’arresto da tre mesi a un anno o con l’ammenda da €5.000 a €100.000. Ad oggi, la proposta è rimasta “lettera morta”.
Salviamo i conigli!
Insomma, sembra che occorra una legge non solo per proteggere i conigli dalle cucine italiane, ma anche dai maltrattamenti! Infatti, una recente indagine della LAV (documentata con dei video) ha mostrato uno scenario a dir poco agghiacciante di produzione ultraintensiva, privo di regolamentazione specifica. Occorre salvare i conigli da tutto questo. Per questo motivo le piazze delle maggiori città italiane saranno pacificamente occupate dai banchi di LAV e Animal Equality il prossimo fine settimana, sotto alla fotografia di una bambina che avvicina il proprio viso a quello di un coniglietto bruno con lo slogan «Da vivo è più tenero!»
Conigli nani, d’angora, conigli giganti e coniglietti di ogni genere, razza e colore, popolano ormi da anni le nostre case e la fantasia dei creatori di cartoni animati e film: ora è arrivato il momento di fare qualcosa di concreto per loro!