Giulia, storia di una tortura a lieto fine

giulia cane

Come sempre non è facile, ma è necessario  cercare di entrare nella mente di chi compie gesti inumani, per poterne raccontare i particolari. Oggi parliamo di Giulia, un cane che ha passato l’inferno, ma poi ha avuto una seconda occasione.

Il dolore di maggio

Giulia è una bella cagnolina nera, dal carattere dolce e un’indistruttibile, e a quanto pare immotivata, fiducia nell’essere umano. A maggio di quest’anno Giulia è stata ritrovata agonizzante, martoriata dalla mano dell’uomo. Era stata bruciata viva, ricoperta di liquido infiammabile e lasciata lì a morire, nelle campagne cosentine, in Calabria. A trovarla per miracolo erano stati i volontari della Leidaa, la Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente. Si erano mossi in seguito ad una segnalazione ben precisa, e al loro arrivo ciò che avevano visto li aveva lasciati sconvolti. Presa immediatamente in mano la situazione, Giulia era stata trasportata in una clinica veterinaria, dove mani sapienti e amorevoli si erano prese cura di lei. Medicare le ferite era ogni volta un dolore atroce, che Giulia sopportava con incredibile coraggio.

La povera cagnolina ha perso la vista dell’occhio sinistro, e ha sofferto indicibili momenti. Ciò nonostante, i volontari hanno raccontato che fin da subito ha cercato di nutrirsi e di reagire, e soprattutto non ha mai perso la fiducia nell’essere umano. Strano a dirsi, visto le angherie, le offese e le torture subite. Ma questo, si sa, è il carico d’amore che ogni cane si porta dietro come una condanna per sé stesso. Capire invece cosa si portava dietro la persona che le ha fatto questo è tutta un’altra storia..

La rinascita di luglio

A due mesi di distanza arriva la grande notizia, che fa gioire tutti i volontari e i medici che si sono presi cura di Giulia, riportandola con fatica ad una guarigione fisica quasi totale. Fisica, perché per guarire lo spirito di Giulia ci vorrà ben altro purtroppo.. Comunque, un primo passo è stato fatto: Giulia ha trovato una nuova casa. A raccontarlo in un’intervista è Gisella Grande, presidente della Leidaa di Cosenza. Dopo tante richieste di adozione, la scelta è ricaduta su di una famiglia milanese. Entrambi i nuovi “genitori” di Giulia sono impiegati, e molto attivi nel volontariato. In casa hanno tre figli e due cani, anche loro salvati da situazioni difficili. E’ il contesto giusto per Giulia, che potrà avere la compagnia e il calore di cui ora ha bisogno assoluto.

Nonostante non abbia mai smesso di affidarsi alle mani dell’essere umano, Giulia adesso dovrà fare un lungo percorso di recupero. Se cancellare non si può, almeno si può provare ad attutire il dolore che ha provato, soffocandolo con l’amore di una nuova famiglia. Dopo mesi di post che aggiornavano gli utenti sulla salute e sul recupero di Giulia, finalmente oggi è stato affidato ai social il più atteso dei messaggi, Giulia ricomincerà da capo, con un triste e penoso bagaglio sulle spalle purtroppo, ma comunque c’è una nuova vita che la aspetta.