Hanoi finalmente dice stop alla carne di cane

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Sappiamo già che Taiwan ha bandito la carne di cane dalle tavole delle sue città, la prima nazione asiatica a dire basta a questa terrificante abitudine. Già nel 2001 la piccola isola cinese aveva vietato il commercio di pellicce e vendita di carne di cane e gatto, l’inizio di una civilizzazione importante. Adesso, a distanza di un anno e mezzo, anche Hanoi ha detto stop, la carne di cane e gatto non si mangerà più.

Un cambiamento radicale

Hanoi muove il primo passo verso un cambiamento radicale e, speriamo, definitivo. Il Dipartimento della Salute della città vietnamita ha comunicato la notizia che noi aspettavamo da tanto tempo; anche se in maniera graduale, il commercio e la consumazione di carne di cane e gatto per usi domestici sarà vietata. Il divieto diventerà totale entro il 2021 e per chi trasgedirà la legge le pene saranno durissime; speriamo si parli di multe come quelle di Taiwan, che partono da 1.500 euro per arrivare fino a 65.000 euro, un bel deterrente ci sembra!

Il risultato finale sarà inevitabilmente la chiusura di tutti i ristoranti, e sono parecchi, che vendono solamente carne di cane e gatto. Ci dispiace per loro, ma siamo certi che faranno un tentativo, piuttosto che chiudere, di commercializzare altri tipi di prodotti alimentari.

vendita carne di cane e gatto

Finalmente un’apertura verso il rispetto per gli animali

La citta del Vietnam risentirà di questa scelta in termini economici, pensate solo che, da una conta approssimativa, risultano più di mille negozi specializzati nella vendita di carne di cane. Intere famiglie si reggono su questo commercio; non basta, almeno il 15% dei cani presenti sul territorio viene allevato appositamente per essere destinato al macello. Il Comitato di Hanoi, tuttavia, è stato quasi costretto a prendere questa decisione, ed è proprio chi ne fa parte a rivelarlo. Dopo le battaglie e le proteste durissime dei turisti occidentali, o di chi ha deciso di trasferirsi a vivere lì, non c’è stata quasi scelta.

L’occidentalizzazione in un certo senso coinvolge anche i vietnamiti più giovani, sono sempre di più infatti quelli che abbracciano il pensiero degli animalisti e si rifiutano di mangiare cani. Da adesso in poi, assicura la città di Hanoi, si lavorerà velocemente per rendere il cane ed il gatto solo animali domestici, abitudine che già pare sia largamente diffusa. Per il Vietnam è una svolta senza precedenti, e per noi una grande gioia. Servizi televisivi e articoli di giornale che raccontano costantemente la macellazione, il massacro di cani e gatti, stanno finalmente ottenendo il risultato sperato.