Maltrattamento animali: Luciana Littizzetto rischia il carcere

Maltrattamento animali Littizzetto porcellum

Sulla famosa comica Luciana Littizzetto pende una denuncia per maltrattamento di animali. Tutto ha inizio il 13 dicembre scorso, quando la comica si è presentata, come ospite della trasmissione Che tempo fa con un passeggino rosa con all’interno un maialino nero, in riferimento alla decisione della Corte Costituzionale di dichiarare illegittima la legge elettorale nota con il nome di porcellum.

Il povero maialino è rimasto immobile con gli occhietti sgranati, sensibilmente terrorizzato e tremante mentre Luciana Littizzetto faceva il suo show. Questa scena non è piaciuta all’Associazione degli animalisti italiani che hanno sporto denuncia per maltrattamento di animali contro la Littizzetto che ora è stata inserita nel registro degli indagati in violazione, non solo al codice deontologico del 2007, firmato da tutte le emittenti televisive, compresa la Rai, per evitare abusi sugli animali in TV, ma anche di quello penale.

Il presidente dell’Associazione Animalista Italiana, Walter Caporale, ha dichiarato che la performance della Littizzetto è caduta nello squallore e nella volgarità, in quanto ha utilizzato un essere vivente come simbolo grottesco di una decisione presa dalla Corte Costituzionale. Inoltre, l’Associazione sospetta che il maialino sia stato drogato in quanto non si è mosso né ha tentato di uscire dal passeggino, malgrado ne avesse la possibilità.

Anche l’avvocato dell’Associazione Animalisti, Alessio Cugini, ha affermato che è inaccettabile l’utilizzo di animali come giocattoli per suscitare l’ilarità per battute tribali. Considerando poi che la presenza o l’assenza del maialino durante la trasmissione non avrebbe aggiunto e tolto niente alla performance comica della Littizzetto che poteva portarsi a spasso per lo studio un peluche, invece che un animale vivo.

Da qui la decisione della Associazione di sporgere denuncia contro la famosa comica, considerando che esiste, non solo un codice etico per gli animali in TV, ma una norma che vieta anche la somministrazione agli animali di droghe e sostanze stupefacenti per farli stare “calmi e buoni” e permettere lo svolgimento della trasmissione sia in diretta che differita.

litizzetto maiale

L’Associazione degli animalisti, in comunicato uscito dopo la vicenda, ha chiesto alla magistratura di fare chiarezza sulla vicenda al fine di sapere se durante la trasmissione il maialino è stato drogato o narcotizzato, se era presente un veterinario, se è vaccinato, chi si è occupato del trasporto, dove sono i certificati sanitari, chi ha dato l’autorizzazione, dove è ora come sta.

Ora Luciana Littizzetto, così attenta all’operato della Corte Costituzionale, rischia fino ad un anno di carcere in quanto poco informata sull’art. 544 ter del codice penale che recita: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi».