Non c’è pace per i gatti di Trescore Balneario

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A distanza di un anno circa si torna a parlare di violenza sui gatti in provincia di Bergamo. Tre poveri animali martoriati nel giro di un mese, riportano alla memoria il Killer di gatti di Trescore.

Il ricordo di una brutta vicenda

Valcavallina, provincia di Bergamo. La zona è tristemente nota agli amanti dei gatti, che ricorderanno sicuramente di averla vista come scenario di una serie di cruente uccisioni ai danni dei gatti. L’anno scorso si è parlato molto della vicenda del killer di gatti di Trescore, un uomo terribilmente astioso nei confronti degli animali. Ricordiamo velocemente… questo buon uomo adottava piccoli gatti e poi, all’interno della sua abitazione, li sottoponeva a indicibili torture fino a causarne la morte. La brutta vicenda si era conclusa con un fermo e una condanna per l’uomo 43enne in questione.

Ora, nella stessa zona, torna l’allarme serial killer di gatti anche se il modus operandi risulta totalmente diverso. Sono tre i gatti che, in poco meno di un mese, sono stati attaccati. Due sono salvi per miracolo, ma per l’altro non c’è stato nulla da fare. Ora si ripartirà presumibilmente con le indagini, e la zona che circonda Bergamo torna a far parlare di sé, fra lo sconcerto degli abitanti.

Le vittime del “nuovo Killer di gatti”

Poco meno di un mese fa un uomo si era recato in una clinica veterinaria, Villa Francesca di Seriate, con un gattino orribilmente trafitto da una freccia. Il dardo si era infilzato fra le scapole del gatto, e solo una delicata quanto rischiosa operazione gli ha dato l’opportunità di salvarsi la vita. Ad oggi il gattino è stato adottato dopo una convalescenza difficile e dolorosa. Il campanello d’allarme era già scattato per gli abitanti della zona, che ricordano molto bene le vicende dello scorso anno.

A cementare la tesi di un nuovo killer dei gatti è stato il ritrovamento di pochi giorni fa. Si trattava di Matisse, un bel micione che già lo scorso anno aveva subito un tentativo di uccisione. In quell’occasione il gatto era stato ritrovato impiccato ad un albero, ma nonostante le gravissime ferite i medici erano riusciti a salvarlo. Questa volta per lui non c’è stato scampo; Matisse è stato attirato in un campo nei pressi del cimitero di Trescore, e ucciso a furia di colpi alla testa.

Solo una settimana fa, infine, la storia di una gattina nera cui hanno sparato a bruciapelo. Anche in questo caso la gatta è sopravvissuta per miracolo, e da parte dell’Enpa iniziano ad arrivare comunicati e richieste di aiuto. Si cerca il colpevole, o i colpevoli, di tali cattiverie, e si confida nell’aiuto degli abitanti della zona. La collaborazione alle indagini diventa fondamentale, ed anche il più piccolo particolare può tornare utile al fine di prendere chi sta facendo questo agli animali.