Verona – Murati vivi in un casolare, salvi per miracolo cinque cani

cani murati vivi

C’è una fortissima rabbia nel raccontare questa storia, una rabbia che non verrà mai placata, perché chi dovrebbe pagare se la caverà, come sempre, con poco o niente. Nessuna punizione sarà abbastanza per quest’uomo, a meno che non venga murato vivo, come lui ha fatto con i suoi cani.

Un terribile ritrovamento

Siamo nella Valpantena, nella provincia di Verona. Sulle colline di Grezzana, sono stati tirati fuori, vivi per miracolo, due cani adulti e tre cuccioli, murati vivi in un casolare. Tutto si è svolto ieri mattina, quando un pecoraio traversava la collina in compagnia dei suoi animali. Passando vicino a un casolare diroccato, l’uomo ha sentito dei terribili guaiti di dolore provenire dall’interno. Immediatamente l’uomo, allarmato, si è messo in contatto con una sua amica e le ha raccontato il fatto, dandole le coordinate del casolare per poter chiedere aiuto.

Per fortuna la donna non ha avuto esitazioni, e si è messa subito in contatto con la Lav di Verona. Immediati sono partiti i soccorsi che, giunti sul posto, sono rimasti scioccati dalla situazione. Nessun tipo di esperienza accumulata ti prepara a un simile grado di cattiveria umana, quella che hanno trovato i volontari al loro arrivo sarà una scena che difficilmente dimenticheranno nel tempo.

Nessuna certezza sulla loro sopravvivenza

In una gabbia a due passi dal casolare c’era un maschio adulto, presumibilmente il papà della famigliola rinchiusa. Il cane era esausto, eppure continuava ancora a sbattere addosso ala rete, per poter uscire e aiutare i cuccioli e la sua compagna. I volontari hanno abbattuto subito la porta che sbarrava l’uscita dal casale, e all’interno hanno trovato una femmina adulta e tre cuccioli. La femmina era accasciata, quasi priva di vita, in una pozza d’acqua, circondata da cumuli di calcinacci creati dal tetto che aveva ceduto. I cuccioli erano sopra alla mamma, senza più forze, non piangevano neanche più. I cani sono stati trasportati tutti in una clinica veterinaria, dove si cercherà di aiutarli.

Nelle condizioni peggiori versa la mamma, che al momento stanno cercando di reidratare, ma sulla sua sopravvivenza ancora non c’è certezza. La cagna, infatti, potrebbe riportare gravi lesioni interne, e la sua gravissima debilitazione renderebbe impossibile un intervento. Secondo i volontari i cani non vedevano cibo né acqua almeno da quindici giorni; i cuccioli se la caveranno, forse, solo per una questione di ore, o forse meno. Erano davvero tutti allo stremo delle forze; il maschio era completamente distrutto, e peggiorava la situazione cercando fino all’ultimo di liberarsi per salvare la sua famiglia.

Sono stati proprio i volontari Lav, in un’intervista, a dire che mai si erano trovati di fronte un livello così alto di crudeltà. Quei cani sono stati rinchiusi e lasciati lì a morire di stenti, a morire nel più doloroso dei modi, fra i morsi della sete e della fame. Questa storia fa rabbrividire; e anche se il proprietario del casale è già stato individuato e verrà a breve denunciato, sappiamo tutti che non pagherà mai nella giusta misura per ciò che ha fatto.