Parliamo di un cane italiano, il segugio dell’Appennino. Scopriamo chi è e quanto è conosciuto nel suo Paese di origine, conosciamo il suo carattere e le sue caratteristiche fisiche.
Origini e Storia della razza
Il segugio dell’Appennino è un cane che ha chiare radici italiane. Le sue origini sono antichissime, esistono veri e propri trattati che raccontano di questa razza, e riviste cinofile che lo descrivono alla perfezione. Già nel 1882 un giornale illustrato di nome “La caccia” dedicava interi articoli al nostro segugio, descrivendolo come razza esistente e riconosciuta.
Perfino l’avvocato Filippo Zacchini nel 1932 scriveva una sua descrizione accurata e minuziosa, in cui si parlava del suo aspetto fisico ma anche delle sue innumerevoli attitudini. Il segugio dell’Appennino è un cane adatto alla caccia alla lepre ed al cinghiale, particolarmente apprezzato per le sue capacità di seguire la traccia di sangue.
Standard di razza
Il segugio dell’Appennino è un cane di taglia media, che misura un’altezza di 50 cm al garrese in un maschio adulto, per un peso approssimativo di 18 kg. La corporatura è soda e slanciata, l’aspetto generale particolarmente elastico. Il tronco è snello e muscoloso, allungato e leggermente discendente in prossimità della groppa. L’addome è dolcemente retratto, e abbracciato da costole cerchiate ma non esagerate. Il torace è profondo e non troppo largo, le anche strette e robuste. Il collo è mediamente lungo, ben disegnato e muscoloso. L’inserimento nel torace è ottimo e non presenta tracce di giogaia.
Le zampe sono lunghe e flessuose, i muscoli ben sviluppati e la tonicità ottima. La presa sul terreno dei piedi è invidiabile. La coda è inserita alla stessa altezza della linea dorsale e presenta una radice notevole, la lunghezza raggiunge la punta del garretto. La testa è allungata e cesellata, il profilo elegante è dritto o leggermente montonino. Il cranio è stretto fra le orecchie e leggermente convesso. Lo stop notevole ma non esageratamente marcato. Il tartufo è di media grandezza, non troppo evidente e di colore nero, marrone o nero diluito. Gli occhi sono tondeggianti, con palpebre tirate e non sporgenti né infossati.
Caratteristiche del segugio dell’Appennino
Il colore varia dal marrone all’ambra, la posizione appena obliqua; l’espressione è buona e sveglia. Le orecchie sono attaccate sopra la linea degli occhi, la base è ampia e il finale arrotondato. Vengono portate basse ma sempre in posizione di attenzione, la lunghezza non supera la metà del muso. La pelle è estremamente elastica e aderente al corpo. Il mantello può essere a pelo raso, 2 cm massimo, o a pelo forte, fino a 5 cm di lunghezza. In entrambi i casi il pelo è aderente al corpo, folto e ruvido, negli esemplari a pelo raso è vitreo e più rado in determinate parti del corpo. I colori ammessi sono il fulvo in tutte le tonalità, il nero focato e carbonato e il color lepre, sono gradite zone bianche su petto, collo, fronte, finale della coda e parte inferiore delle zampe.
Cura del segugio dell’Appennino, alimentazione
Il segugio dell’appennino è un cane con una salute ottima, molto robusto e resistente, si accontenta dei soliti vaccini e di controlli periodici. Anche l’alimentazione del cane è semplice e gestibile, senza aggiunta di integratori artificiali. Il pelo va spazzolato e mantenuto sempre pulito.
Carattere del segugio dell’Appennino
Il segugio dell’Appennino è un cane da caccia, che lavora benissimo da solo ma anche in coppia o all’interno di una muta. Questo dimostra la sua enorme versatilità e validità nel suo lavoro, in qualunque contesto climatico o territoriale. Non è famoso come cane da compagnia, ma è innegabile come il suo rapporto con il padrone sia potente e indissolubile, per lui addirittura imprescindibile. Abbiamo imparato che sa relazionarsi con gli altri cani e non crea problemi all’interno di un gruppo; con la sua famiglia stabilisce un buon legame, che però fa sempre riferimento al padrone, unico e solo.
Non si adatta a vivere all’interno di un appartamento e non va bene per la vita di città; non può in nessun modo prescindere dall’attività fisica, e poco si adatta ad un mestiere che non sia quello del cacciatore. Fa un uso intelligente della sua voce, utilizzandola solo per segnalare qualcosa di importante, come l’avvistamento di una preda o una traccia di sangue.
Allevamento e prezzo
In Italia il segugio dell’Apennino è ben diffuso, si contano perlomeno 300 esemplari fra pelo forte e pelo raso. Ciò nonostante l’ENCI riconosce un solo allevamento specializzato, che si trova in Campania. Per avere informazioni sul costo di un esemplare e tutto quello che concerne la razza stessa è bene contattare l’allevamento, o magari andare a visitarlo di persona in modo da poter vedere l’habitat in cui è cresciuto il cucciolo.