Parliamo di un bellissimo esemplare, simpatico nel carattere quanto nell’aspetto: lo Spitz giapponese. Scopriamo tutte le sue caratteristiche e ripercorriamo la sua storia partendo dalle origini.
Origini e Storia della razza
Lo Spitz giapponese è un cane indubbiamente esistente da moltissimo tempo, ma le sue origini non sono affatto chiare. Esistono due teorie a riguardo, entrambe molto radicate e diametralmente opposte. Secondo una corrente di pensiero il cane giapponese sarebbe l’erede del Samoiedo, un cane di origine russa. Questa tesi sarebbe avvalorata dalla fortissima somiglianza in tutto tranne che nella stazza, infatti, sempre secondo gli esperti che sostengono questa teoria; i giapponesi avrebbero voluto ricreare una versione mini dell’esemplare russo.
L’altra teoria, molto meno cervellotica, lo associa semplicemente ad un altro Spitz, quello tedesco. Comunque, aldilà di tutte le varie teorie, la razza giapponese venne riconosciuta recentemente, proprio a causa dei dibattiti che la riguardano, cui la FCI mette un punto definitivo nel 1948, assegnando la paternità al Giappone.
Standard di razza
Lo Spitz giapponese è un cane di taglia medio-piccola, che secondo lo standard della FCI raggiunge un’altezza massima al garrese di 38 cm in un maschio adulto, per un peso assolutamente proporzionato. In linea generale il cane esprime armoniosità e nobiltà nei lineamenti e nel portamento eretto, nessuna spigolosità o rotondità eccessiva. Il tronco è lungo e ben modellato, fino alle anche delicate ma non minute. Il torace non è molto ampio ma discende bene, il ventre ha un accenno di rientranza coperta dal pelo abbondante.
La coda ha un’attaccatura alta e viene portata arrotolata ul dorso, è coperta dal pelo lungo che può formare frange o un simpatico pennacchio. Il collo è sottile ma non esile, elegantemente inarcato e muscoloso, sostiene la testa alta in un atteggiamento un po’ irriverente. Le zampe hanno un’ossatura sottile ma tutt’altro che delicata, e sono coperte da infallibili muscoli di protezione.
Il cranio è largo, specie nella zona posteriore, e graziosamente bombato sulla fronte, lo stop è marcato senza esagerazione e il muso è finemente cesellato e appuntito fino al piccolo tartufo, rotondo e nero. Gli occhi hanno una grandezza proporzionata e la forma di una noce, sono scuri, tendenti al nero, e con un’espressione fin troppo acuta. Le orecchie sono piccole e triangolari, sono attaccate sulla parte alta del cranio e vengono portate erette e leggermente tese in avanti.
Il mantello è formato dal sottopelo corto e denso e da un pelo di copertura abbastanza lungo e dritto. Sul muso e sulla parte frontale delle zampe anteriori il pelo è quasi raso, mentre sul dorso e sull’addome è lungo. Al tatto è soffice ma non troppo sottile, alla vista risulta sparato e vaporoso. L’unico colore ammesso è il bianco candido, senza sfumatre, né chiazze, né striature.
Cura del cane Spitz giapponese, alimentazione
La salute dello Spitz giapponese è buona e non presenta patologie congenite o predisposizioni a malattie ereditarie. La sua alimentazione deve essere bilanciata ed equilibrata; in dosi misurate e razionate nell’arco della giornata, per evitare che il cane ingrassi e pesi troppo sulle piccole articolazioni.
Il mantello va spazzolato e cardato con cura specie nel periodo della muta; poiché la caduta del pelo morto è talmente abbondante che in alcune regioni del Nord viene addirittura utilizzato per fare capi di vestiario o calde sciarpe per la stagione fredda.
Carattere Spitz giapponese
Lo Spitz giapponese è un cane davvero simpatico e vivace, pieno di vitalità e di energia. In casa vive benissimo, anche grazie alla mole ridotta, ma non può prescindere da frequenti uscite che lascino sfogare la sua carica. Anche se piccolo è un ottimo guardiano, dotato di una buona vista e di sensi molto ben sviluppati. Al contrario degli altri Spitz, quello giapponese non è particolarmente rumoroso, per questo motivo il suo abbaio è un campanello d’allarme infallibile per segnalare dei ladri.
Con la sua famiglia è affettuoso e gioioso, mentre con gli estranei mantiene un atteggiamento, seppure mai aggressivo, diffidente e distaccato. L’unico difetto, se così lo vogliamo chiamare, dello Spitz giapponese, è la sua fortissima indipendenza, che spesso lo porta ad essere un po’ disubbidiente.
Allevamento e prezzo
Lo Spitz giapponese può essere educato da chiunque abbia un carattere coerente e fermo, unito alla pazienza di portarlo fuori spesso e alla voglia di divertirsi con il proprio cane. In Italia esistono un paio di allevamenti specializzati nella razza canina giapponese; entrambi situati al nord, ai quali ci si può rivolgere per avere informazioni sul costo di un esemplare. Da quello che sappiamo noi, però, possiamo già avvertirvi che lo Spitz giapponese non è un cane economico, pare infatti che il suo prezzo si aggiri intorno ai 1.000 euro.