Toxoplasmosi nel cane sintomi, cura e precauzioni durante la gravidanza

toxoplasmosi nel cane

La toxoplasmosi è una malattia che colpisce prevalentemente i gatti, ma purtroppo anche i nostri amatissimi cani non ne sono immuni. Scopriamo quali sono i sintomi della toxoplasmosi nel cane; come si contrae la malattia e quali problemi possono insorgere durante la gravidanza.

Che cos’è la toxoplasmosi?

La toxoplasmosi nel cane è una malattia parassitaria trasmessa dal toxoplasma gondii; un parassita endocellulare che può manifestarsi in tre forme: Tachizoiti, Bradizoiti e Oocisti tissutali.

Esistono due cicli biologici del toxoplasma: uno avviene nell’ospite definitivo (il gatto) e uno nell’ospite intermedio; il cane e tutti gli altri animali a sangue caldo. Il ciclo del toxoplasma nell’ospite intermedio (ossia nel cane) è detto extraintestinale. In questo caso, il toxoplasma, quando non ha avuto la fortuna di trovare subito l’ospite definitivo; è costretto a fare scalo negli ospiti intermedi.

L’ospite intermedio, come ad esempio un cane, può accidentalmente ingerire le oocisti o le cisti tissutali. Quest’ultime si attivano nell’intestino e liberano i tachizoiti che si incistano. Le cisti che si possono formare si riempiono quindi di bradizoiti. Queste cisti tissutali possono formarsi ovunque: nel sistema nervoso centrale, nei muscoli o in qualsiasi altro organo viscerale.

toxoplasmosi nei cani

Sintomi della toxoplasmosi nel cane

I sintomi della toxoplasmosi nel cane riguardano principalmente tre forme: neuromuscolare, polmonare e gastroenterica. Nella prima l’infestazione può durare anche molte settimane e non è detto che si manifesti con sintomi particolarmente evidenti. A seconda della zona colpita si possono presentare convulsioni, tremori, deficit dei nervi cranici, atassia, paresi, e/o paralisi, rigidità muscolare e difficoltà nel camminare.

Nella seconda forma, quella polmonare, i sintomi della toxoplasmosi nel cane sono accompagnati da febbre, tosse e tonsillite. Infine nella terza forma, quella gastroenterica, la toxoplasmosi si manifesta con vomito, diarrea e ittero.

Nei cani di età inferiore a un anno, si può manifestare in forma generalizzata; mentre nei cani anziani solitamente si presenta nella forma neuromuscolare. A differenza della toxoplasmosi del gatto, raramente nel cane si manifestano problemi oculari come uveite e retinite.

Diagnosi della toxoplasmosi nei cani e toxo test

La diagnosi della toxoplasmosi nel cane viene effettuata attraverso delle analisi sierologiche volte ad individuare gli anticorpi sviluppati, rilevando così gli IgM e gli IgG. I primi indicano la presenza di anticorpi “freschi”, ovvero l’infezione è ancora in corso; i secondi invece indicano la presenza di anticorpi formatisi in passato, di conseguenza il cane è diventato immune alla malattia.

Come per la toxoplasmosi dei gatti, anche per i cani viene utilizzata la clindamicina e altri farmaci volti a ridurne i sintomi. La toxoplasmosi nel cane retrocede dopo circa 24-48 ore dalla somministrazione dell’antibiotico; tuttavia il paziente va tenuto sotto stretto controllo per verificare che la malattia non abbia lasciato strascichi, soprattutto di natura neurologica.

Al fine di non contrarre la toxoplasmosi durante la gravidanza, consigliamo caldamente a tutte le neo mamme di non ingerire carne cruda o poco cotta, salumi e verdure probabilmente rimaste a contatto con un terreno infetto.