La storia del coniglio da compagnia, dall’allevamento alla domesticazione

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Allevamento conigli e domesticazione… Scopriamo le origini e la storia del coniglio da compagnia, antica quanto quella degli altri animali domestici, ma purtroppo non iniziata nel migliore dei modi…

Origini e storia del coniglio da compagnia

La domesticazione del coniglio si presume sia iniziata 1.400 anni fa ed ha prodotto nel patrimonio genetico dell’animale alcuni cambiamenti molto più importanti rispetto a quelli avvenuti nel cane. Nel caso del coniglio i maggiori effetti della domesticazione si sono osservati in quei geni coinvolti nello sviluppo del sistema nervoso. Questo significa che la domesticazione del coniglio ha influito sul suo comportamento. Ciò emerge proprio dal confronto tra il genoma del coniglio domestico e il genoma del coniglio selvatico. Secondo recenti studi effettuati da Miguel Carneiro dell’Università di Porto in collaborazione con molti studiosi a livello internazionale, la domesticazione di piante e animali è una delle più grandi rivoluzioni della storia umana.

Per compiere questo studio è stato scelto il coniglio perché i documenti storici mostrano che è il frutto di un unico processo di domesticazione dei conigli selvatici ( Oryctolagus cuniculus ), avvenuto nel sud della Francia circa 1400 anni fa. Inoltre, i discendenti non domesticati sono ancora diffusi e hanno potuto costituire un gruppo di controllo importante nel confronto del genoma, spesso assente negli studi su altre specie.

Se per altri animali, come il cane, sono stati coinvolti in modo importante pochi geni, soprattutto nelle prime fasi di domesticazione; per il coniglio le mutazioni genetiche invece hanno interessato molti più geni, ma con piccole variazioni. Al centro dello studio è stato posto il confronto tra il genoma del coniglio domestico e quello del coniglio selvatico e questo ha rilevato che la pressione selettiva operata dall’uomo, ha agito su molti geni ma non in modo incisivo.

coniglio selvatico

Storia del coniglio

Il coniglio selvatico è comparso sulla terra circa un milione di anni fa, ovvero nel pleistocene ( circa 1.9 milioni – 11.700 anni fa) e ha origini in Nord Europa. Dopo l’ultima glaciazione è migrato verso zone con clima più mite. La diffusione sulle coste del mar Mediterraneo, in seguito nel resto del mondo si deve dapprima ai Fenici (1100 a.C.) e poi ai Normanni e ai Portoghesi. Non bisogna dimenticare i romani, che furono tra i primi ad allevare conigli. I romani avevano infatti le leporaria, all’interno delle quali venivano custoditi i conigli insieme a lepri ed altri animali selvatici.

Il coniglio è da sempre stato uno degli animali maggiormente allevato in quanto in grado di fornire maggior reddito. In antichità il coniglio era quindi particolarmente apprezzato dai Fenici e dai Romani, tant’è che sono giunte fino a noi ricette, chiamate laurices, a base di carne di coniglio. Questo accadeva e accade soprattutto per la fase riproduttiva molto accelerata (una media di 10-11 parti all’anno con circa 8 conigli per gravidanza). In antichità poi la pelle di coniglio permetteva la realizzazione di capi di abbigliamento per proteggersi dal freddo. Anche oggi è facile trovare capi di abbigliamento fatti o che contengono pelle di coniglio: il classico lapin.

allevamento conigli da compagnia

Dall’allevamento alla domesticazione del coniglio

Tuttavia prima di parlare di domesticazione del coniglio occorrerà attendere il Medioevo, quando Papa Gregorio I ne autorizzò il consumo durante la Quaresima; periodo religioso durante il quale è vietato per tradizione cristiana il consumo di carne. A seguito di tale concessione, i monaci iniziarono ad allevare conigli allo scopo di avere una produzione costante di carne durante la quaresima e non solo. E’ proprio a partire dal XII secolo, quindi che si sviluppa esponenzialmente l’allevamento di conigli, passando dalle gabbie dei monasteri alle garenne; ossia spazi di terreno circondati da un muro o un fossato pieno d’acqua che permettevano ai conigli di razzolare liberamente in un’area protetta.

A dimostrazione dell’importanza dell’allevamento di conigli è possibile richiamare il c.d. “diritto alla garenna” ossia dei diritti feudali portanti dell’epoca. A partire dal XVI secolo, l’allevamento si trasformò passando dalla garenna alla conigliera a seguito dell’abolizione del diritto feudale. Così mutò anche la condizione e la gestione dei conigli. In un primo momento si passò ad inserire dei ricoveri in legno all’interno delle garenne; al fine di permettere ai conigli di avere un riparo dove poter entrare ed uscire. Successivamente, con l’eliminazione del diritto alla garenna, iniziarono ad essere implementate le prime gabbie; dove gli animali venivano alimentati dall’uomo con ortaggi, fieno e semi di cerali.

Fino a questo momento, però, l’allevamento conigli veniva svolto in modo generico senza una particolare attenzione alle varie razze di conigli e tipologie esistenti. Per questo occorrerà attendere il XIX secolo, periodo in cui si iniziò ad avere una prima selezione. Ciò avvenne in Inghilterra dove furono realizzate le prime gabbie con fondo grigliato che, appoggiate al terreno; davano la possibilità ai conigli di cibarsi nelle foraggiere naturali. Con l’avvento del XX secolo, invece, nacquero i primi allevamenti conigli intensivi.

storia del coniglio nano

I conigli come animali da compagnia

Nel giro di pochi anni anche in Italia il coniglio nano diventò un animale da compagnia, guadagnandosi il terzo posto nella classifica degli animali domestici più amati dopo il cane e il gatto. Si è trattato di un cambiamento culturale epocale iniziato nei paesi anglosassoni, tra i primi la Gran Bretagna; in seguito diffusosi in tutto il mondo. In Italia “la moda del coniglio” è infatti iniziata una decina di anni fa, anche se ancora oggi, purtroppo, i conigli entrano in molte case come cibo. Negli Stati Uniti, il passaggio da food a pet è avvenuto prima rispetto al nostro paese, ma non di moltissimi anni.

Si parla degli anni Ottanta, e solo nel 1988 vede la luce, in California, la House Rabbit Society, ossia l’associazione per la cura; difesa e protezione dei conigli da compagnia che è stata il modello di tutte le altre associazioni a seguire. I conigli da compagnia di oggi discendono anche loro dal coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus). Quest’ultimo è stato inserito in un gruppo zoologico a se stante da non molto tempo. Adesso infatti non fa più parte del mondo dei roditori ma dell’ordine dei lagomorfi.

Vi sono oggi un’infinità di razze di conigli da compagnia che spaziano dal coniglio nano al gigante, al coniglio ariete al coniglio d’angora e molti altri. Si contano circa sessanta razze di conigli tutte selezionate artificialmente per la gioia di chi li predilige come animali domestici.