I cuccioli di Carlotta – Truffa di pseudo cani di razza fotografati con dei vip

cuccioli di carlotta truffa

Maxi frode “I cuccioli di Carlotta”. Vediamo come si è svolta la vendita di meticci spacciati per cani di razza, con l’involontaria collaborazione di personaggi di spicco del mondo dello sport e non solo.

Spacciati per esemplari rari di Bulldog francese, ma erano meticci

Venivano comprati da un allevatore non autorizzato della Slovacchia, e rivenduti come esemplari rari e esotici. In teoria dovevano essere Bulldog francesi, resi ancora più interessanti dall’insolito colore del loro manto. Grigio, blu e perfino lilla, per avere un cane così atipico e particolare, le persone pagavano fino a 3.500 euro per un cucciolo. Il sito I cuccioli di Carlotta aveva una bella risonanza, fomentata dalla pubblicazione di alcune foto dei cuccioli “rari” in braccio a personaggi famosi, perlopiù del mondo dello sport.

La truffa, organizzata da una società slovacca appunto, è stata sventata dalla Polizia di Ravenna in collaborazione con il nucleo investigativo Soarda di Roma. La pagina Web è stata immediatamente chiusa, dietro ingiunzione della procura di Ravenna, ma si conta che nell’anno 2019 siano stati almeno 127 i cuccioli venduti.

Le foto con Totti e Nainggolan

La prima vendita sospetta su cui si è concentrata la polizia di Ravenna, si è svolta a Cervia, a fine 2018. Poi ancora altri casi nella provincia di Udine, per poi espandersi in tutta Italia e non solo. Affascinati dalla particolarità dei cuccioli, alcuni personaggi di spicco sono stati testimonial inconsapevoli della truffa. Fra tutti spiccano i nomi di Totti e Nainggolan, ma anche Zaza, la Pellegrini, Sorensen e perfino il cantante de Il Volo, Ignazio Boschetto. I cuccioli venivano venduti dotati di regolare, si fa per dire, microchip che non era riconducibile a nessun Paese, e libretto sanitario rigorosamente falso. Finora si è riusciti a sequestrare cinque cuccioli e tre automobili, presumibilmente utilizzate per il trasporto dei cuccioli, ma la strada è ancora lunga.

Una volta appurato che i cuccioli non appartengono a nessuna variante esotica e rara del Bulldog, adesso si cerca di scoprire se e come il colore del manto possa essere stato manipolato in qualche modo e con qualche sostanza. Secondo gli inquirenti, la società aveva base in un capannone abbandonato, e per il momento ad essere indagati sono un uomo trentacinquenne di Roma e la sua compagna slovacca. Le accuse sono di frode commerciale in concorso, per il momento.

Ora in base allo svolgimento delle indagini e ai risultati delle analisi sui cuccioli stessi; vedremo se ci saranno gli estremi per ampliare il campo d’accusa. Abbiamo intenzione di continuare a seguire quella che ad oggi potremmo chiamare la truffa dei cani e dei vip; per vedere l’evolversi degli eventi e per cercare di capire se i testimonial ignari di tutto avranno qualcosa da dire o una posizione da prendere.