Poldo – Dalla prigione al Quattrozampeinfiera

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Spesso, troppo spesso, ci ritroviamo a raccontare la cronaca nera che riguarda i cani. Maltrattamenti, percosse e incuria spesso riducono i cani in fin di vita, a volte li conducono dritti alla morte. Questa volta vogliamo parlare di Poldo, un cane che è sceso negli inferi eppure se l’è cavata, la storia di un sopravvissuto.

Ritrovato in fin di vita

Poldo è un meticcio, un incrocio fra un Terrier nero focato e un Bassotto. Il suo aspetto è un po’ buffo, la sua espressione è triste, ma buona. Poldo è un sopravvissuto nel vero senso della parola, e deve la sua vita all’intervento dei volontari della Leidaa, Lega Italiana Difesa animali e Ambiente. Poco tempo fa Poldo è stato salvato dalla sua prigionia, una condanna che durava da almeno quattro anni. Era stato ritrovato in provincia di Como, in una cascina poco fuori le mura. Era incatenato a un albero, senza acqua né cibo. Le sue condizioni fisiche erano visivamente gravi, la denutrizione e la disidratazione stavano facendo il loro lavoro.

Poldo era terrorizzato, piangeva ininterrottamente e si rintanava in un angolo per non farsi toccare neanche dai volontari. L’uomo, l’essere a cui Poldo probabilmente avrebbe dedicato tutto, per cui certamente avrebbe sacrificato tutto, lo aveva tradito nel peggiore dei modi. Era un cane condannato a una morte lenta e dolorosa, ucciso forse prima dalla sete che dai morsi della fame o da qualsiasi tipo di infezione a cui il suo corpo si stesse preparando a essere soggetto.

Il grande salto

Per liberare Poldo, era stato necessario portarlo via con tutta la catena, talmente l’aggancio era ossidato dal tempo, dal freddo, dal caldo e da qualsiasi altra cosa il cane abbia dovuto subito nell’arco di un tempo esageratamente lungo. Immediatamente era stato necessario affidarlo alle cure mediche del centro Cà Zampa di Brugherio. Non riusciva a muovere un passo, e cadeva continuamente, le sue forze erano allo stremo, e i volontari erano seriamente preoccupati. Dalle visite e dall’esame del microchip i veterinari sono riusciti a dedurre il tempo di prigionia del cane, circa quattro anni appunto; ma non solo, in base alle lesioni anche di vecchia data riscontrate, è risultato molto probabile che il cane abbia subito dure percosse nel tempo.

Ha avuto una brutta vita Poldo, ma in qualche modo se l’è cavata. La sua voglia di vivere lo ha aiutato a recuperare, fino a poter essere vaccinato e quindi protetto. Al momento non è ancora sterilizzato perché non ha ancora le giuste energie per affrontare l’intervento, ma secondo i volontari la strada è quella giusta. E oggi per Poldo c’è una bella sorpresa, un piccolo riscatto per tutti gli abusi subiti finora. Dal 5 ottobre, nel Parco Esposizioni di Novrego a Milano, si terrà il Quattrozampeinfiera.

Si tratta del più importante evento dedicato a cani e gatti, e Poldo ne sarà la mascotte. Sì, proprio lui, così piccolino e un po’ sbilenco, ancora così fragile eppure così forte, adesso sarà la mascotte di questo evento, sarà al centro dell’attenzione di tutti, riceverà coccole, complimenti, affetto e sorrisi. Tutto quello che finora la persona che più avrebbe dovuto amarlo gli ha negato.