Roma si ribella, canile comunale Muratella occupato

canile muratella occupato

Mentre Ignazio Marino, sindaco di Roma, dispensa consigli agli americani su come dovrebbero gestire la sicurezza a Philadelphia in occasione della visita del Papa che smentisce di averlo invitato, nella Capitale i romani si rivoltano contro il bando ponte di Roma Capitale che ha affidato la gestione dello storico canile comunale della Muratella ai privati, in particolare ad un imprenditore che gestisce spazi per animali da laboratorio.

Si stratta della ditta Mapia S.r.l. una impresa che si occupa dello smaltimento di rifiuti, che offre servizi di derattizzazione e disinfestazione, manutenzione del verde, servizi di pulizie, gestione di canili, e gestione di stabulari per animali da laboratorio per l’università di Bari.

La Mapia è arrivata prima su tutti i lotti del bando ponte, in vista del bando europeo che si terrà ad inizio 2016, indetto dall’assessorato all’Ambiente del comune di Roma per la gestione dei canili della capitale (ossia Vitigna Ex Poverello, Muratella, Ponte Marconi ex Cinodromo).

La gara è stata vinta dalla ditta Mapia con un ribasso del 10%, su un importo già diminuito, rispetto all’importo stanziato dal Comune di Roma da dieci anni, del 60%.

D’altronde la Mapia ha fatto razzia della gestione dei canili pugliesi, partecipando a tutti i bandi a prezzi irrisori e ovviamente vincendo tutti gli appalti. Gestisce così il megacanile di Bari che si trova nel quartiere Japigia quello dei comuni di Rutigliano, Cassano, Ostuni, Acquaviva e molti altri.

L’offerta irrisoria della Mapia non giova ovviamente agli ospiti del canile, che non vedranno mai la luce, saranno stipati, come quelli di Bari, nelle gabbie e in strutture fatiscenti, sotto il sole e senza riparo nell’incuria più totale, e i volontari che potrebbero recuperare i cani per renderli adottabili nemmeno l’ombra.

Secondo gli ambientalisti si tratta della ditta meno adatta a prendersi cura dei 700 ospiti della Muratella, anzi sospettano che il suo obiettivo (visto il ribasso) sia ben diverso da quello di pensare al benessere degli animali.

Di fronte a questa evidenza i romani non ci sono stati e sono accorsi alla serata organizzata dai dipendenti del canile e così la notte di domenica del 27 settembre la Muratella è stata occupata dai dipendenti e chiedono a tutti gli amanti degli animali di aiutarli a portare avanti la lotta contro questa “macellazione sociale”.

Anche se nessuno è perfetto, il gestore precedente, la onlus Avcpp era riuscita a raggiungere il punto di pareggio tra cani in entrata e cani in uscita: nel 2014, sui 2300 animali (cani e gatti) entrati in canile in un anno, 1400 cani erano entrati e 1400 cani erano usciti tra adozioni e ricongiungimenti con le famiglie che li avevano smarriti.

Cosa significa la privatizzazione del canile?

  • Il canile sarà gestito con una cifra che tolto il guadagno lascerà molto poco agli ospiti, ossia ai cani e gatti,
  • Gli attuali dipendenti verranno licenziati e sostituiti con gente poco esperta e quindi sottopagata che non sarà in grado di preparare un cane abbandonato e traumatizzato per l’adozione,
  • Sarà vietato l’ingresso ai volontari e quindi i cani molto probabilmente non usciranno mai dalle loro gabbie, nemmeno per una passeggiata,
  • Il resto ve lo lasciamo immaginare.. o se non avete immaginazione potete vedere il video del canile di Bari gestito da Mapia.

Per impedire questo scempio è partita una petizione su change.org volta a convincere la Giunta Marino a fare dietro front e rivolta a tutti gli amanti degli animali al di la della loro residenza geografica.