Non ci sorprende più la noncuranza e l’indifferenza che alcune persone riservano al loro animale domestico. Questo è solo uno dei tantissimi casi di cui ogni giorno si sente parlare, l’ennesimo in cui un cane ha rischiato di perdere la vita.
I vicini chiamano la Polizia
Prendere un cane, o un gatto se è per questo, non è un obbligo. E’ un atto d’amore, soprattutto quando si sceglie di prenderlo in un canile o, peggio ancora, direttamente dalla strada. E’ una scelta consapevole, che porta con sé un impegno che diventa improrogabile, ma che viene ripagato con una dose d’amore superiore a quasi tutte le forme esistenti al mondo.
Ecco perché non riusciamo proprio a capire come mai, una volta adottato un cane, si possa decidere lucidamente di costringerlo a una vita di stenti, alla sofferenza e molto spesso alla solitudine più totale. Questo di cui parliamo oggi è un caso avvenuto a Torino, dove un cane è quasi morto, chiuso fuori al balcone di casa sua, senza cibo e senza acqua. Sotto il solo più cocente.
Salvo e al sicuro
Diverse segnalazioni giunte alla Polizia Municipale di Torino, hanno spinto gli agenti a far un giro di perlustrazione nei pressi di una piccola palazzina. Le telefonate parlavano di un cane lasciato chiuso fuori al balcone, in stato di sofferenza. Gli agenti, una volta arrivati, hanno potuto vedere con i loro occhi che il cane di cui si parlava era in seria difficoltà. Lo stato di dimagrimento acuto la diceva lunga sul tempo che la povera bestia aveva passato là fuori. La serranda abbassata proibiva al cane l’accesso in casa, le sue ciotole erano completamente vuote e il pavimento del balcone era oramai cosparso di escrementi. Il cane continuava, con le ultime forze rimaste, a saltare addosso alla serranda, nel tentativo di entrare in casa e sfuggire al sole cocente che non gli dava tregua, e da cui non aveva nessun riparo. Prima di portare via l’animale, il tutto è stato documentato con un video pubblicato successivamente in rete.
Al momento dell’arrivo della Polizia, il proprietario non era in casa, per questo gli agenti hanno dovuto portare via l’animale in modo forzato. Il povero cane, debole e sfinito, è stato affidato alle cure di un canile che al momento sta tentando di rimetterlo in forze e di verificare che non ci siano danni fisici. Per quelli morali purtroppo si potrà fare ben poco. Il proprietario del cane, già contattato dagli agenti, dovrà ora rispondere di un reato; poiché, lo ricordiamo, il codice penale stabilisce che abbandonare un cane fuori per tanto tempo senza riparo o sostentamento può essere punito a norma di legge.
Perché certa gente prende un cane?
La pena prevista per chi abbandona un animale può arrivare ad un anno di carcere, e a multe fino ai diecimila euro. Tralasciando per un attimo la giusta punizione che spetta al padrone di questo cane, di cui si occuperà chi di competenza, torniamo al punto principale. Perché prendere un cane per poi costringerlo a delle sofferenze atroci e immeritate? Perché non ci si immedesima mai, nemmeno per un attimo, nell’animale in questione prima di prendere determinate decisioni che possono causarne la morte?