Si chiama eterocromia, ed è la caratteristica di avere gli occhi di colore differente. Non è una peculiarità propria dei gatti, succede anche agli esseri umani, in alcune razze di cani, ad esempio il Siberian Husky, e perfino nei primati. Tornando ai gatti, non è rarissimo vedere un gatto dagli occhi impari, quindi differenti l’uno dall’altro, ed è in genere una questione genetica. Alcune razze sono più predisposte all’eterocromia, il Bobtail giapponese, il Persiano e lo Sphynx, giusto per citarne alcuni.
Cos’è l’eterocromia
L’eterocromia, come abbiamo detto, è la caratteristica di avere gli occhi di colore differente fra di loro. Nei gatti esistono due tipi di eterocromia: quella completa che prevede un occhio differente dall’altro nel colore, e quella parziale per cui la stessa iride è divisa in due colori ben distinti. Negli esseri umani, ad esempio, è molto più frequente quella parziale, mentre nei gatti no. Il colore degli occhi, così come quello del pelo, dipende da alcuni cromosomi, quindi l’eterocromia in genere non è una malattia ma un tratto genetico.
Tutti i gattini alla nascita hanno gli occhi che tendono al colore azzurro, ma fra la settima e la dodicesima settimana di vita il colore si evolve e diventa definitivo. Fra il colore del pelo e quello degli occhi non c’è nessuna correlazione, tuttavia i gatti bianchi hanno una percentuale molto alta di esemplari con gli occhi azzurri. A questo proposito va anche detto che i gatti bianchi con gli occhi azzurri hanno una predisposizione alla sordità, ciò non significa che il colore degli occhi e la sordità siano collegati.
Quando l’eterocromia diventa un problema
L’eterocromia congenita compare fin da quando il colore degli occhi inizia a definirsi per bene, quindi entro il quarto mese di vita del gattino. Se invece il colore degli occhi si differenzia in età adulta è il caso di chiedere consiglio ad un veterinario; poiché non è usuale che accada e probabilmente sta a segnalare un problema.
Talvolta infatti anche in seguito ad una ferita può accadere che compaia un’eterocromia, o come sintomo di un’uveite. Va prestata molta attenzione invece quando il colore dell’iride lascia il posto al bianco, perchè potrebbe trattarsi di un glaucoma, malattia dell’occhio che, se non trattata adeguatamente, può condurre alla cecità definitiva.
Fra leggenda e suggestione
Il gatto con gli occhi impari, comunque, è particolarmente apprezzato fra i più appassionati del genere; in alcune parti del mondo gode di una reputazione impressionante. Si narra, ad esempio, che la gatta di Maometto, Muezza, avesse questa caratteristica; così come Ankara Kedl, gatto del fondatore della Repubblica turca. Si tratta di un gatto d’Angora turco dal pelo bianco e gli occhi impari, uno marrone e uno blu. In
Turchia di fatto i gatti impari vengono considerati doni di Allah, e di conseguenza venerati; pare addirittura che un giorno Kemal Ataruk rinascerà con le sembianze di Ankara Kedl. Insomma forse il colore differente degli occhi in un gatto suggestiona un po’ la nostra fervida immaginazione, c’è da dire comunque che alla vista questa caratteristica è quantomeno interessante, e quasi mai sintomo di un problema.