Blitz francese, St Denis Parigi, muore il cane della polizia Diesel

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Diesel, uno dei cani da polizia francese era una femmina di pastore belga Malinois, di sette anni e faceva parte del Raid, Recherche Assistance Intervention Dissuasion delle forze speciali francesi. Era perché è rimasta uccisa nel blitz francese di St Denis Parigi durato un’ora in cui sono stati sparati circa 5.000 colpi.

Diesel era lì al seguito delle teste di cuoio in un’operazione che aveva come obiettivo quello di catturare i membri di un covo terroristico che stavano organizzando un nuovo attentato. Diesel è entrata prima di tutti nel covo in quanto il suo compito era quello di valutare la minaccia e non perché era meno importante dei suoi “colleghi” umani, ma in quanto dotata di istinto e fiuto. E’ proprio nella sua missione all’interno del covo che ha perso la vita, dopo aver individuato la donna kamikaze nascosta in un sotto scala.  Questa, essendo stata scoperta, ha aperto il fuoco contro Diesel e successivamente si è fatta saltare in aria. Diesel, malgrado la ferita ha avuto la forza di tornare dal suo padrone e morire tra le sue braccia, dando dimostrazione del forte legame che intercorre tra questi cani e il proprio conduttore.

L’omaggio del web per il cane della polizia Diesel

La morte di Diesel è stata annunciata attraverso Twitter dalla polizia francese che ricorda il quattro zampe come un cane potente e veloce, nonché molto malizioso. Sono partiti subito gli omaggi a Diesel e la richiesta da parte degli utenti dei social network al governo francese per assegnare un’onorificenza per ricordare il sacrificio di Diesel. Per commemorare Diesel e ricordare l’importanza dei cani da polizia nelle operazioni volte a garantire la sicurezza ai cittadini,  l’Associazione italiana difesa animali e ambiente ha indetto una giornata simbolica (venerdì 20 novembre) di lutto per ricordare non solo Diesel ma anche tutti i 4 zampe uccisi nel compimento del loro dovere: ossia la difesa degli umani.

Cani da polizia contro il terrorismo

I pastori belga Malinois, insieme ai pastori tedeschi, vengono ormai da tempo impiegati dalla polizia di tutto il mondo per i blitz perché sono molto veloci nell’eseguire gli ordini del conduttore, e molto intelligenti. Sono cani ai quali basta un  gesto o suono per capire cosa devono fare. Anche durante quello che ha portato alla morte Bin Laden, gli statunitensi utilizzarono un pastore belga Malinois di nome Cairo, per identificare la presenza di bombe e valutare la situazione. Diesel è andata a raggiungere così Akil, il pastore tedesco di un anno e mezzo rimasto ucciso nella sparatoria tra terroristi e forze di polizia avvenuta a Tunisi durante l’attentato al museo del Bardo di marzo 2015.

Un altro angelo a 4 zampe si unisce a quel plotone invisibile di soldati coinvolti in guerre che non appartengono a loro ma che affrontano tutti i giorni per cercare di sconfiggere il male che si cela dentro l’animo umano.