Per l’ennesima volta ci troviamo a raccontare la storia di una violenza senza limiti, purtroppo ai danni di un animale. La storia di un cane morto, e di un padrone che non pagherà mai abbastanza per ciò che ha fatto.
Un crimine d’odio
Il fatto che stiamo per raccontare è accaduto lunedì scorso, a Rivoli, nella provincia di Torino. Le forze dell’ordine sono state allertate alle sette del mattino, in seguito a terribili guaiti provenienti dall’interno di un’abitazione. Gli agenti sono intervenuti in fretta e furia, ma per il cane tristemente protagonista di questa storia non c’era mai stata nessuna chance. Il proprietario è stato denunciato per uccisione di animale, porto d’arma bianca e resistenza a pubblico ufficiale.
L’uomo ha tentato di difendersi dicendo di aver reagito a un’aggressione del cane stesso, ma il fatto che abbia tentato di dargli fuoco dopo averlo ucciso non gioca certo a suo favore. E quando ci sarà da emettere un giudizio, sicuramente tutto questo avrà un notevole peso.
Impressionati anche i militari
Alle sette del mattino i vicini hanno sentito un feroce ululato del cagnolino che viveva nell’abitazione accanto, poi ancora qualche debole guaito e poi nient’altro. A quel punto, intuendo la gravità della situazione, hanno deciso di allertare la Polizia. Gli agenti, quando sono arrivati sul posto, hanno trovato l’uomo fuori dalla sua casa che tentava di bruciare il cadavere del cagnolino. Appena posto in stato di arresto, l’uomo ha insistito nel dire che il cane lo aveva morso, e che lui, preso da uno scatto d’ira, lo aveva accoltellato. Tutto questo sarebbe già sufficiente per una condanna, ma il ritrovamento dell’alcol etilico e dell’accendino vicino all’indagato aggravano ulteriormente la situazione.
Sottolineano la vena cattiva dell’aggressione, e speriamo che abbiano un peso sulla condanna stessa. I militari intervenuti in seguito alla chiamata sono rimasti allibiti davanti a una scena terrificante quanto insolita; già l’uccisione di un animale è sempre dura da digerire, ma accoltellare un cane di piccole dimensioni è qualcosa che capita raramente. Ancora peggio è stato vedere un uomo inferocito che tentava di dar fuoco a un corpo già senza vita, come se volesse ucciderlo una seconda volta.
Anche se l’uomo fosse stato realmente morso dal cagnolino, questo non giustificherebbe un bel niente, e per questo noi speriamo fortemente in una condanna seria e esemplare; che serva da monito per chi sfoga le proprie frustrazioni sugli animali, così come molto spesso accade per i bambini.